03 ottobre 2005

Pensierini del lunedì sera


Sto lavorando come un matto per quattro progetti così riservati e top secret che non posso neppure dire in maniera vaga di cosa si tratta. Chiamatemi paranoico, però l'idea di rivelare anche un minimo aspetto di qualcosa di importante e di delicato non è nelle mie corde. Ma togliendo i dettagli su questi progetti "hush hush", se voglio descrivere una giornata come questa mi resta poco da dire. Ho compilato il budget dei costi editoriali di Panini Brasile, preparato il comunicato con cui annunciamo che il coordinamento del licensing manga del Brasile verrà gestito da una collega spagnola, Montserrat Samon. Ho risposto a qualche decina di mail, e fatto un paio di telefonate che hanno sbrogliato un paio dei progetti di cui sopra. Ho salutato Marie Paule, che ci lascia dopo qualche anno di lavoro in redazione, e che ha deciso di continuare a collaborare da casa come free lance. Ho mangiato una zuppa di zucca al self service Ghirigoro, in mezzo agli operai del gas di Modena. Il tutto sotto un cielo grigio, uggioso, grigio metallico, con la temperatura che si è dimezzata, e costringe al primo golfino di lana della stagione, al climatizzatore dell'auto messo sui 22 gradi, soffio dell'aria sui piedi, grazie.

Poi, alla sera, dopo l'ultima mail, alle otto, mentre il resto della città cena, mi sono dilettato per la seconda volta in quindici anni in una lezione di yoga, scoprendo di essere capace di fare la posizione del loto, con le gambe doppiamente intrecciate, e il diaframma contratto verso l'interno. E alle 23.40 mi aspetta Six feet under, per un'altra dose di respiro che si spezza, di TV in apnea, glottide chiusa, bocca spalancata.

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