31 gennaio 2007

Pensierini del martedì



E' uscito in Spagna anche il quinto e ultimo cofanetto di Six Feet Under, anche questo con doppiaggio in italiano. Me lo sono fatto comprare e spedire, e rispondo a tutti coloro che mi hanno scritto per chiedere news che si può reperire nei siti spagnoli di vendita online, tra cui questo.

Sono arrivate le campionature di due volumi che aspettavo con ansia: 100% PUNISHER LA TIGRE e FIGLIE DEL DRAGO. Sono due di quei volumi che non sono per niente ovvi, ma che alla fine sono molto più interessanti di tanti altri. De LFDG mi ha fatto impazzire l'umorismo fuori dagli schemi, e un disegno dettagliato e intricato, davvero "forte". Di LA TIGRE mi piace più di tutto la storia THE CELL, un vero capolavoro. Forse il miglior volume di PUNISHER di sempre.

Domani è la festa di Modena e quindi niente lavoro. Non avete idea della gioia di poter passare a Bologna un giorno feriale facendo delle cose normali.

A febbraio su Jimmy inizia Babylon 5, la serie di culto scritta dal Marvel-scrittore Michael Straczinsky. La aspetto da anni, e anche se dubito che Jimmy abbia comprato tutte le varie stagioni, non vedo l'ora di vederlo.

30 gennaio 2007

Till Angouleme freezes over.


Prendete il Salone del Fumetto più prestigioso del mondo, con più di 100.000 visitatori, che si svolgeva nel cuore urbano di un'affascinante cittadina storica della Francia, in cima a un suggestivo altopiano.
Spostatelo dal centro città (per fare spazio a un contestato centro commerciale in odore di speculazione edilizia) e mettetelo in un prato sotto l'altopiano, il cui unico accesso è uno stretto vicolo. Senza nessun esercizio commerciale vicino, con solo qualche bagno chimico e due o tre choschi di panini.
Aggiungeteci il maltempo, con i marciapiedi ghiacciati, il vento sferzante, temperature polari, e un servizio di autobus di collegamento inadeguato per la mole di pubblico.
Il risultato è il Salon de la BD di Angouleme di quest'anno, decisamente il peggiore cui mi sia capitato di partecipare in quanto a logistica e a riuscita commerciale.
Mentre aspettavo al gelo l'autobus assieme al altre cento persone, o facevo la fila per prendere a due euro alla tazzina un caffé genere "spremuta di calzino", mi chiedevo come si può essere involuto così tanto il Salon de la BD nel giro di due anni: da fiera urbana, a due passi da piazze, negozi, bar, a fiera suburbana, con solo la baracchina delle crepes a fare da servizio catering, e un'impossibile camminata in salita di almeno due-tre chilometri su marciapiedi ghiacciati per andare in centro. Il cambiamento di location ha avuto impatto negativo sul successo della mostra: mancava pubblico, mancava traffico nell'area business, e ho proprio avuto l'impressione che si sia trattato di un'edizione minore. Addirittura, parlando con i tassisti e i colleghi francesi, si è sentito dire che sarebbe stata l'ultima Angouleme, e che dal 2008 il Salone si trasferirà in climi più miti e in città più attrezzate. Per tutta la manifestazione, dal giovedì mattina alla domenica, sono stato di un umore un po' down.
Ma come, in Italia finalmente il Salone di Lucca torna in città dopo oltre 15 anni di esilio vicino al Palazzetto (ma comunque, a due passi dal centro), e il Salone di Angouleme va in esilio in uno spiazzo periferico? Angouleme espelle dal suo corpo urbano la manifestazione che l'ha resa famosa, che era un simbolo per noi italiani provinciali di grandeur culturale e di perfetta logistica organizzativa gallica?
E di fronte all'ecatombe organizzativa, ti vengono in mente tutte le altre defaillances del Salone, che in qualche modo finora erano rese meno pesanti dalla bellezza dell'evento: gli hotel introvabili (per non dire inesistenti) che mi costringono a dormire in una specie di Bates Motel a due stelle con riscaldamento a singhiozzo; la mancanza di un aeroporto, l'incongruo timing a fine gennaio, la snobberia dei premi, che premiano solo le cose più elitarie e sconosciute. Etc etc etc.

Huff...

Ora che mi sono sfogato, e ho condiviso con voi la delusione di questo Angouleme, veniamo invece alle cose che in fondo hanno reso piacevole l'esperienza.
Anzitutto, lo staff Panini, tra collaboratori, dipendenti e autori, che hanno reso fantastico persino andare in giro sui marciapiedi gelati. Da Andrea, Francesco, Stefano, Enrico, Simone e Matteo, a Sophie, Walter ed Anna, per andare alle guest star Olivier Coipel, Tim Sale, Gabriele Dell'Otto e Niko Henrichon (di PRIDE OF BAGHDAD), e chiudere con Sebastien, Marjorie e Benoit dell'ufficio francese.
Poi, come sempre, è stato impagabile parlare con un sacco di operatori di mezzo mondo, e capire come si evolve il business dei comics:
la sensazione è che in Francia il formato franco/belga sia in una specie di cul-de-sac evolutivo, e cerchi nuove tematiche e formati;
la sensazione è che il manga sia oggi in Francia (e non solo) l'unico settore in ascesa vertiginosa (+27% nel 2006) e che questo renda difficilissima la competizione nel settore, con titoli che passano di mano a somme vertiginose per gli standard italici;
la sensazione è che noi di Panini si sia ormai giunti a una specie di bivio, con una crescita così impetuosa e un allargamento a settori di prodotto e geografici così forte che a volte mi/ci vengono quasi le vertigini.


PS: Mi ero già scritto nella testa questo post post-Angouleme, quando sul suo blog l'amico Foschini ha deciso di epater les lecteurs e congedarsi in maniera molto impattante. Che dire? Non scomparire, fratello di blog. Se hai compiuto 31 anni, non è la fine del mondo. Puoi sempre compierne 41, e poi vedi...

24 gennaio 2007

Vigilia di partenza


Domani parto per Angouleme, solito appuntamento di gennaio con la principale fiera di fumetto d'Europa. Non so quanto regolarmente riuscirò a postare, ho così tanti appuntamenti che portarmi dietro il PC portatile mi sembra inutile. Ma mi sa che alla fine prevarrà l'incapacità di staccare del tutto, e che alla fine il PC del lavoro me lo trascinerò da Bologna a Parigi via aereo e poi da Parigi ad Angoluleme via treno.
Le previsioni danno neve e tormenta e -12 di minima, quindi se finora mi/ci siamo lamentati delle temperature miti di questo inverno anomalo, mi sa che - almeno io e gli altri angoulemiani - ce ne pentiremo decisamente.

In questi giorni pre-partenza, i temi di lavoro sono intensi. Pare (pare) che un paio di progettini americani siano quagliati. I primi lanci Virgin Comics sono in allestimento per il 5 maggio. Un mega-progettone italico sta prendendo lentamente forma. Il settore DVD ribolle. Il programma di tutti i sette mesi di CIVIL WAR è quasi finito ed è una bomba. Stiamo decidendo il programma di un ennesimo nuovo paese Panini Comics. Sto preparando il viaggio a New York per il Comicon (olé). E ci sono un paio di progetti davvero macro, macro, macro, che più macro non si può...

In ambito letture, ho messo mano a una pila di albi USA arretrati che sembra la torre di Pisa. Sostanzialmente solo roba Marvel, e finora spicca su tutto il colossale NEW AVENGERS 26: per parafrasare Franz " il fumetto più adulto della Marvel da anni a questa parte".

In TV ho visto la prima puntata della IV serie di NIP/TUCK (forse un po' sotto tono, con la trama di Julia e della sua gravidanza decisamente un po' asfissiante), una spolverata di 4400 (che non mi convince, alla fine) e - per la seconda volta - il riuscitissimo MADAGASCAR.

E poi un po' di Firenze e un po' di Bellisola, cene al ristorante o in pizzeria, tante parole, tanta amicizia e tanto amore, in questo inverno finora dolcissimo.

Comunicazione di servizio


Lo scorso giugno vi ho parlato di un seminario di psicologia che ho seguito a Livorno, centrato sullo studio delle tipologie di carattere (gli "enneatipi").
Alcuni mi hanno chiesto notizie su questo genere di appuntamenti, e adesso ho finalmente le date del prossimo seminario sugli Enneatipi che si terrà in regione: 9-11 marzo, tra Bologna e Modena. Per informazioni, ecco il link.
A me, questo seminario ha un po' cambiato la vita, o almeno il modo di viverla e percepirla, quindi lo raccomando caldissimamente.

17 gennaio 2007

Il mare d'inverno


Lugares extraños II
Originally uploaded by Morganilla.
Sono in Catalogna per il tradizionale meeting di inizio anno con la redazione spagnola. Dato che sono venuto un po' in anticipo rispetto ad altri anni, l'unico albergo aperto della zona è a l'Estartit, una stazione balneare sulla Costa Brava, a sei chilometri dalla nostra sede. Ci ero venuto a giugno, un po' per lavoro e un po' per svago, e ricordo ancora la serata con tanti amici, qui sul lungomare, mentre l'Italia vinceva una partita dei Mondiali. Allora era caldissimo, il paese traboccante di gente, c'era voglia di pelle nuda, di sole.
Adesso il paese è deserto. Letteralmente. Se esiste qualcosa sotto la bassa stagione, ci siamo proprio dentro. Ho camminato un pezzo per andare da solo nell'unico ristorante aperto. Sul lungomare buio, con solo qualche cane, una macchina ferma sulla spiaggia, un uomo che parla al telefonino in lontananza, lo sciabordio delle onde, l'odore della salsedine. Devo dire che è stato un attimo magico, come essere dentro Il mare d'inverno cantato da Ruggeri o da Mia Martini. Ripercorrere i luoghi dello scorso giugno, ma stavolta intabarrato e con la mia cuffia di lana bianca. Settemesi che sono pochi, ma sembrano a volte un'eternità (e se leggete regolarmente il blog, intuite di cosa parlo).
Ho scritto un SMS a una cara amica, che ho conosciuto proprio qui, e le ho detto in 160 caratteri il sugo di quanto appena condiviso con voi. La sua risposta, merita di essere riportata:
"Visto che l'atmosfera è magica, evoca la vita che desideri nell'anno appena iniziato....poi la qualità che ti occorre per realizzarla... infine accetta con amore tutti i passi da compiere e le decisioni da prendere lungo la realizzazione".
Non so perché, ma non avrei saputo rendere con parole migliori le emozioni che ho dentro questa notte, mentre scrivo queste righe, in una camera d'albergo con i copriletti beige, i mobili anni '70, e fuori è notte, è inverno, è Catalogna, e i sogni e i ricordi continuano ad aggirarsi indisturbati e silenti nelle strade vuote.

15 gennaio 2007

Bisca reale


In un fine settimana di sole e di temperature che continuano a essere miti, sono stato finalmente a vedere il nuovo Bond. Da Goldeneye in poi non me ne sono perso uno, e anche se mi considero un bondiano di scarso spessore (preferisco i film recenti a quelli storici, cosa che sembra essere un anatema per i veri appassionati del genere) devo dire che una serata al cinema pizza+007 è ancora uno dei principali piaceri rimasti ai cinefili .
Di Casino Royale si è già detto e scritto un sacco, e concordo con le tante recensioni positive. A parte qualche punto stonato qua e là, è uno dei migliori Bond di sempre: rude, noir, vulnerabile, scontroso, antiromantico quanto basta. Daniel Craig, proprio perché tarchiato, con le orecchie sporgenti e il viso da pugile suonato, incarna la figura dell'agente segreto di umili origini, che impara a uccidere, ad amare, e a sopportare il dolore e il fallimento, in questa storia che sa di anni '50 e viene invece trapiantata nell'oggi, con PC portatili, cellulari, e ogni diavoleria possibile al fianco di improbabili partite a poker con poste di decine di milioni.
Incredibile - segno dei tempi - il rovesciamento del titillamento sessuale, con Bond stesso che diventa oggi oggetto del desiderio, e appare più nudo e seminudo qui che nei 20 film precedenti. Fantastica la scena nella rampa delle scale e quella nella doccia, quasi tarantiniane. Bravissimi tutti gli attori comprimari, da Judy Dench a Giannini. Immagino che la stragrande maggioranza di chi mi legge il film l'abbia visto, ma se aveste delle esitazioni, non perdetelo...

11 gennaio 2007

Wednesday at work


Anche se volessi dedicare il solito post di mezza settimana ad argomenti extra-fumetto, non saprei di cosa parlare, dato che da lunedì mattina sono totalmente assorbito dal frullatore del lavoro, e a parte yoga alla Vergin + Match Point su Sky lunedì, una polentata con gli amici martedì e un aperativo di 45 minuti stasera (Vodka Sour al Mandarino da Gamberini, ve lo consiglio), non sono riuscito praticamente a fare o pensare a nient'altro.
Qualche piacevole chicca...

Grazie al trio Franz/Mario/Simon si stanno chiudendo i lavori di preparazione della collana di Valentina che dal 20 gennaio sarà allegata al Corriere. Raramente abbiamo prodotto qualcosa di così raffinato. A me Crepax è sempre piaciuto, anche per quell'incongruo filone marvelliano (Neutron e i suoi super poteri, la razza segreta dei Sotterranei, una continuity spavalda, che a Tom Breevort gli fa un baffo) mescolato a un sano mix di erotismo milanese trasgressivamente borghese. La mia storia preferita è Moscacieca, se proprio volete saperlo, angosciante, perversa e mooolto sadomaso.

Ore e ore di discussione su quali sono le storie "assolute" dell'Uomo Ragno, per preparare una serie di progetti da libreria e/o da edicola, in mezza Europa, per festeggiare / celebrare Spider-Man nell'imminenza dell'uscita del terzo film. Avreste dovuto vedere la gara fra me e Franz nel citare a memoria titoli e numeri progressivi di tutti i numeri "chiave" di 45 anni di avventure. Tra le cose messe sul tappeto per l'Italia, una sarà anche l'inizio di un qualcosa che prometto ai lettori da tanti anni e che FINALMENTE decolla a partire da aprile/maggio (eh eh eh).

Lunghissimi approfondimenti sui manga, e sulla programmazione 2008 (non scherzo), tra shojo, shonen e seinen. Una spruzzata di DVD. Progressi su insoliti e - in certi casi - molto bramati titoli USA. Le questioni del Brasile. Le riviste per lettori sotto i sei anni. L'organizzazione per Angouleme e il NY Comicon... Insomma, nemmeno il tempo per pranzare.

E poi, seguire sulla rete le notizie sul mercato che ribolle, con annunci, progetti, il vedere che tutti quanti si stanno muovendo come falene un po' impazzite. Ho letto cose così bizzarre in certi casi che mi rifiuto di crederci, ma se verranno confermate magari un qualche post ironico sulla Distinta Competencia non me lo risparmio...

07 gennaio 2007

MML risponde

Emiliano, uno dei più assidui lettori di questo blog, mi ha spedito una lettera con una serie di domande... e per una volta dedico il blog alle risposte a questo "amico di penna"....


a) sono un vecchio di 32 anni che vorrebbe finalmente imparare l'inglese: mi sai indicare il metodo migliore?

Anzitutto sentir dire "vecchio" da uno che ha nove anni meno di me, mi fa venire i brividi... ma lasciamo perdere. Imparare l'inglese a 32 anni non è impossibile, basta averne voglia e convinzione. Il metodo migliore sarebbe per te avere una fidanzata inglese o irlandese o americana o canadese etc, dal momento che - si sa - le lingue si imparano a letto. In mancanza, consiglio un anno di corso intensivo in una scuola o con un'insegnante privata, seguito da vacanza studio senza rete in Inghilterra o Irlanda (senza rete significa "da solo", organizzandosi da solo viaggio, soggiorno, corso, e cavandosela da solo in tutto).
Dopo questo crash course, mettiti a leggere di tutto in inglese, vediti i confanetti dei serial in inglese con i sottotitoli in lingua sotto, e studia, studia, studia... altre scorciatoie non ce ne sono.

b) Prendendo spunto dai propositi del tuo blog, come si fa a diventare "affilato come un coltello" quando sei un insicuro/intimidito cronico, uno che fa tutte cose che non gli piacciono perché non sa quello che vuole e non ha nessun talento particolare?

Anzitutto non ti buttare giù. Almeno una cosa la sai fare, ed è riassumere in due righe la natura dei tuoi problemi, il che - quanto a lucidità e onestà intellettuale - non è poco, se pensi che la stragrande parte dell'umanità non ha alcuna consapevolezza di sé o del mondo. Poi, se vuoi davvero cambiare e uscire dal bozzolo dell'insicurezza e della timidezza, parti dalle cose elementari, tipo fare ogni giorno qualcosa che non hai mai fatto prima, anche solo respirare in modo diverso o mangiare qualcosa che ti sei sempre rifiutato di provare. E poi, chissà che il progetto di apprendimento dell'inglese di cui sopra non sortisca qualche altro benefico effetto secondario.


c) Lost, Desperate Housewives, Nip/Tuck, Six Feet Under, 4400 e Doctor House: da cosa iniziare ad acquistare i cofanetti dvd?

Dipende molto dai tuoi gusti personali nel settore della fiction. Se ami i comics, LOST è a tal punto correlato con l'universo dei fumetti USA che non può che essere la scelta numero uno. N/T, SFU e DH sono tutte e tre in pratica delle soap operas/telenovelas per adulti, una con l'aggiunta dell'elemento "chirurgia plastica", una con becchini e funerali, una con humor nero e trasgressivo. Per apprezzarle, devi essere un fan delle soap a un qualche livello, o almeno apprezzarne il meccanismo narrativo. Delle tre, DH è la più importante come fenomeno di costume, anche se secondo me la più trasgressiva e la meglio scritta rimane SFU e - un pelino più sotto - N/T. DOCTOR HOUSE è un po' un outsider, ma bisogna amare i medical drama per apprezzarla appieno, mentre 4400 resta forse la meno ambiziosa e - per certi versi - la meno riuscita delle serie che proponi.


d)Tra Keira Knightley e Scarlet johansson?

Scarlet, che domande.

e) Cosa ne pensi di Totti? (Aho',t'ha detto Babbo!!!!!!)

Sinceramente... non ho opinioni! Il mio calciatore preferito rimane Cannavaro...

01 gennaio 2007

Ancora buoni propositi


Avere un blog ha come vantaggio il poter andare indietro nel tempo e rileggere "the way we were" uno o (presto) due anni fa. Sono andato a leggermi i buoni propositi per il 2006 e - incredibile - li ho mantenuti tutti, a parte che non ho ricominciato ad andare a teatro. Ecco i propositi per il 2007, quindi, sperando che mi vada bene anche quest'anno.

1. Ascoltare il respiro. Disconnettere la mente. Insomma, meditare di più.
2. Continuare nel percorso di formazione e di crescita nel settore della psicoterapia gestaltica.
3. Coltivare le amicizie nuove del 2006, senza dimenticare tutte quelle storiche, anche le più trascurate, restando sempre in ascolto, aperto al nuovo.
4. Fare l'operazione di correzione della miopia (meglio tardi che mai---=)
5. Continuare a fare yoga e nuoto, sempre di più.
6. Sul lavoro, pensare ancora più in grande, se possibile, dando il giusto tempo alle cose giuste. Essere affilato, come un coltello.
7. Perdere finalmente peso. O adesso, o mai più.
8. Meno TV, più cinema, più teatro.
9. Più musica classica.
10. E soprattutto, forza.