Il fumetto di "non fiction", quello giornalistico, ha trovato negli ultimi anni una casa tutta sua in Italia, l'editore Becco Giallo, piccola realtà produttiva del Veneto che si è specializzata in un formato/concept tutto suo: volumetti in bianco e nero di 112-144 pagine, dedicati alla biografia di persone famose o famigerate, o alla narrazione a fumetti di fatti di cronaca. Spesso si tratta di libri dalla grafica di copertina scarna, dalla narrazione dolorosa e schematica, intrisa della difficoltà dell'adattare al fumetto la narrazione di un evento, di un delitto, di uno degli orrori della storia contemporanea, permeato di dolore, di ineluttabilità, e quindi facile a cadere nel didattico o nel didascalico.
Il volume appena uscito, Peppino Impastato, di Rizzo e Bonaccorso, fin dalla copertina, elaborata, illustrata, colorata, vuole forse segnalare uno stacco dalla tradizione della casa editrice, e all'interno la storia del giornalista ucciso dalla Mafia si consuma in un toccante lirismo: rimane protesa tra il passato e il presente, altalenante su diversi piani temporali, uniti da un lirismo struggente, sia nel ricordare la vis polemica e creativa di Impastato, sia nel descriverne senza pudori il martirio, l'insabbiamento della giustizia, lo strazio della famiglia.
Rizzo si dimostra autore sensibile e disposto a mettersi in gioco, e i disegni di Bonaccorso, a volte minimalisti a volte aperte in suggestive "splash page" che donano ritmo al volume, sono decisamente un punto di forza.
Per chi ama il fumetto verità, o vuole scoprirlo, è sicuramente da acquistare.
Il blog personale di MML alias Marco M. Lupoi: fumetti, libri, cinema, TV, viaggi nello spazio e nella mente, nonché l'immancabile altra faccia della luna.
16 maggio 2009
Peppino
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1 commento:
Felice che ti sia piaciuto e che ti abbia emozionato.
Infinitamente grazie per queste belle parole, Marco :)
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