Green Building in Milan
Inserito originariamente da Marco40134
E in quest'aria diversa, in questa luce diversa, ho fatto foto a palazzi verdi, a felini di marmo, a tartarughe e pappagallini. E ho comprato un cartoccio di olive snocciolate al mercato del sabato di via Mercadante. Così, per allegria.
Camminando tra massaie e maghrebini, tra universitari e perdigiorno, ho perso tempo e camminato a lungo, in viali che a volte sembravano uguali, e a volte inediti e sorprendentemente diversi, con queste architetture anni '60 e piante rampicanti e giardini, e colori diversi da quelli che conosco: giallo, verde, bianco, grigio, antracite, amaranto, lontano dal familiare arancio, giallo e ocra di Bologna.
A Milano mi sento a casa, mi sono sempre sentito a casa. Mai capito perché, fin dalla prima visita oltre venticinque anni fa. Una città forse anonima, ma reale, viva, dura e dolce, brutta e bellissima. Nel sole, nella primavera appena arrivata, con il cielo terso, le Alpi visibili nello sfondo, come una cortina, è qui che mi accoglie, indifferente e al contempo ospitale. Nella luce.
1 commento:
Un romantico a Milano
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