06 maggio 2009

Una frase, un rigo


.
Inserito originariamente da benno78

La lettera è arrivata per posta. Assieme alla bolletta del gas.
Non si riceve ormai più nulla di personale, che una lettera con la sua busta chiusa, il francobollo, l’indirizzo e il mittente scritti a mano, è qualcosa di quasi sconvolgente, una singolarità nel flusso della comunicazione quotidiana. Ma il nome l’ho riconosciuto subito. Claudia. La mia migliore amica. In prima e seconda elementare, circa 1972-1973.
Claudia da cui andavo a giocare quasi tutti i pomeriggio, con la quale genitori e maestra mi avevano messo in coppia, dal momento che io ero estroverso e lei timida, timidissima, e si pensava che mettere assieme due estremi avrebbe aiutato entrambi. Claudia. Una bambina magra con gli occhi e i capelli neri, a cui piacevano le bambole, la musica classica, la danza. Certo che me la ricordo, certo che mi ricordo quei pomeriggi, di un’altra epoca, un’altra vita, forse, ma ancora miei, ancora nostri.
E incredibilmente anche Claudia li ricorda, mi ricorda. E mi scrive. Una vera lettera, che mi commuove molto. Che parla di un passato che passato non è, e che miracolosamente vive ancora. Di due vite che si sono separate oltre trent'anni fa e procedono in parallelo, nella stessa città, senza mai toccarsi.
Con un unico filo che unisce lei a me. Un filo che passa da questo blog, che Claudia tutte le mattine controlla, per vedere se nella notte ho scritto qualcosa, se avrò parlato di qualcosa di nuovo, su di me, sui fumetti, sul cinema, o sull’altra faccia della luna, quella che non si vede mai dalla terra, ma che lassù, da qualche parte, inevitabilmente, c’è.

Claudia che ha un lavoro, su una torre che affaccia sulla tangenziale, sotto la quale passo ogni giorno andando a Modena, io sul mio binario, lei sul suo, due binari che si sono toccati, per poco, in quell'altro mondo di pomeriggi di bambole, soldatini e matite per colorare, e che oggi ancora si toccano, virtualmente, per posta e per interposta persona virtuale, quasi una metafora del cyberspazio che tutti ci connette, pur mantenendoci tutti nel nostro binario, nel nostro personale, intoccabile, universo.



Nessun commento: