29 marzo 2006

Macroprogetti... and more


Ci sono progetti grandi, grandissimi, a volte "macro" come li chiamo io. Quello annunciato lo scorso lunedì è così grosso che merita una categoria a parte.
Ci ho lavorato per mesi, mettendo assieme un accordo che non ha paragoni nella mia carriera quanto a complessità, ambizione e visionarietà. Spesso in questo blog, tra le righe, ho inserito riferimenti a questa "big thing" su cui lavoravo, ed eccovela nello splendore del comunicato stampa che vi riporto integralmente, e che rende in minima parte il lavorio e il lavoro dietro all'accordo firmato dal sottoscritto e dalla Marvel in questi giorni.


PANINI E MARVEL RINNOVANO IL PROPRIO ACCORDO DI PUBBLICAZIONE IN ESCLUSIVA PER L’EUROPA E L’AMERICA LATINA

L’ENTERTAINMENT COMPANY LEADER NEL SETTORE E L’EDITORE ITALIANO UNISCONO LE PROPRIE FORZE ANCHE PER PROGETTARE NUOVE PUBBLICAZIONI

Panini S.p.A e Marvel Entertainment Inc., hanno annunciato oggi di aver rinnovato ed ampliato i propri accordi di pubblicazione riguardanti Marvel Comics, secondo cui Panini detiene i diritti di traduzione e pubblicazione in esclusiva per l’Europa e alcuni paesi dell’America Latina di tutti gli albi a fumetti, i volumi, le graphic-novel, le enciclopedie e i libri illustrati pubblicati da Marvel negli Stai Uniti. A rendere noto il nuovo accordo sono stati Marco Lupoi, Direttore responsabile ed editoriale di Panini Comics, e Bruno Maglione, Presidente di Marvel Entertainment International.

Particolarmente degno di nota in questo rinnovato accordo è l’ambizioso progetto di espansione editoriale secondo cui a Panini verrà consentito di realizzare, sotto la supervisione creativa di Marvel, nuovi contenuti. Panini continuerà a sviluppare le fortunatissime riviste per bambini Spectacular Spider-Man e Marvel Rampage, diffondendole negli altri territori compresi nell’accordo di licenza sotto vari formati, incluse le raccolte in volume e le antologie. Inoltre Panini realizzerà una terza testata mirata al pubblico dei lettori più giovani, oltre a sviluppare nuove storie brevi in formato striscia di contenuto Marvel per la diffusione su quotidiani e periodici in tutto il territorio coperto dalla licenza.

Infine, Panini pubblicherà una serie di nuovi progetti Marvel di rilievo, intesi specificamente per il mercato internazionale, tra cui:

• Due miniserie, una di X-Men e una del Giovane Dr Strange, realizzate da Red Whale, lo studio di artisti autori della fortunatissima serie Disney, W.I.T.C.H. nonché acclamati creatori dei fumetti di Monster Allergy.

• Una graphic-novel che vede protagonisti le ragazze del team X-Men, scritta dal leggendario autore degli X-Men, Chris Claremont e illustrata dal popolarissimo illustratore italiano Milo Manara.

• Una graphic-novel di Wolverine scritta da Jean-David Morvan e illustrata da Philippe Buchet, due delle principali star dell’editoria a fumetti francese, autori della fortunata serie Sillage.

• Una graphic-novel Daredevil/Capitan America scritta da Tito Faraci e disegnata da Claudio Villa, disegnatore di punta del leggendario e popolarissimo fumetto italiano Tex.

• Una raccolta completa delle strisce quotidiane e tavole domenicali di Spider Man di Stan Lee e John Romita, pubblicate originariamente nel 1977-1980 e finora mai ristampate nella loro totalità.

Marco M. Lupoi, Direttore responsabile ed editoriale di Panini Comics, ha commentato “Questo accordo a lungo termine rafforza enormemente la nostra alleanza con Marvel, promuovendola a un nuovo livello di collaborazione. Iniziative editoriali di questo genere sono pionieristiche, alquanto insolite per il mondo dell’editoria a fumetti e rappresentano l’esempio ideale delle sinergie creative che possono realizzarsi tra un eccezionale repertorio di personaggi leggendari, quali gli eroi Marvel, e il know-how di un editore come la Panini, leader nel settore delle pubblicazioni di fumetti e riviste, e al contempo dotato di una specifica sensibilità europea”.

Bruno Maglione, Presidente della Marvel Entertainment International ha aggiunto “Panini è stato per noi, nel corso degli ultimi anni, un partner editoriale decisamente vantaggioso, in perfetta sintonia con la nostra strategia per sviluppare e promuovere in campo internazionale il brand Marvel. In particolare, ci aspettiamo molto da tutti i progetti locali, in accordo con il nuovo sguardo globale di Marvel,l e la volontà di lavorare con i migliori talenti creativi di ogni parte del mondo per sviluppare contenuti Marvel in grado di appassionare ogni genere di pubblico.”

I titoli Marvel Comics vengono attualmente pubblicati da Panini in 22 differenti lingue in 34 paesi (che aumenteranno a 37 secondo il nuovo accordo), con un piano editoriale di quasi 2.000 testate previste per l’anno 2006. Il Gruppo Panini, con quartier generale a Modena e sedi distaccate in Europa e America Latina, è leader mondiale nel settore delle figurine e delle carte collezionabili, principale editore multi-nazionale nel campo dei fumetti, manga e anime su DVD in Europa e America Latina, nonché il più importante distributore di fumetti e graphic-novel per il settore delle librerie specializzate in Italia. Nel 2005 il Gruppo Panini ha realizzato un fatturato di circa 400 milioni di Euro, con una presenza distributiva in oltre 100 paesi e uno staff di 640 persone.

Per informazioni contattare: Panini S.p.A. Viale Emilio Po, 380 - 41100, Modena, Italia. info@paninigroup.com o visitate www.paninigroup.com o www.paninicomics.it.


Con un patrimonio di oltre 5.000 personaggi, Marvel Entertainment, Inc. (NYSE: MVL) è una delle principali character based entertainment companies a livello mondiale. Le strategie di Marvel si basano principalmente sulla gestione delle licenze di questi personaggi nei campi dell’intrattenimento, dell’editoria e dei giocattoli. Fra i settori di maggiore importanza ci sono produzioni cinematografiche, DVD/home video, prodotti di consumo, videogiochi, action-figures e giochi di ruolo, produzioni televisive e pubblicità. Solidamente radicata nella propria tradizione di editore di fumetti con oltre sessant’anni di successo alle spalle, la strategia della Marvel intende perseguire sul mercato mondiale una serie crescente di opportunità, basandosi sulle licenze dei propri personaggi. Per ogni ulteriore informazione visitate il sito www.marvel.com.

27 marzo 2006

Il Caimano


Ho deciso di andare a vedere IL CAIMANO domenica sera, come degna conclusione di un week end mezzo di lavoro e mezzo no (ma tutto di tensione nervosa all'idea della maratona della Fiera del Libro che inizia tra poche ore).
Il cinema scelto era l'Olimpia, a tre isolati da casa, ore 20.30. Arrivando, c'era una incredibile ressa davanti al cinema, genere partita allo stadio. Temevo fosse tutto pieno, invece un paio di posti li abbiamo trovati. Il film è davvero bello, molto: toccante, non banale, un inno al cinema e al suo potere dirompente e modificatore o complice della storia. L'ho trovato anche intimista, poetico, molto più incentrato sul damma personale di Bruno Bonomo (alias Silvio Orlando) che non sulle vicende del nostro amatissimo/odiatissimo Caimano. Sulle due ore di film, le vicende politico-giudiziarie-legali del nostro premier occupano - non scherzo - a malapena 15 minuti. Il resto è un ironico, ma anche drammatico ritratto di un uomo davanti al fallimento, alla separazione, all'implosione della sua famiglia, un uomo la cui vita è così imperniata sul cinema che dorme in mezzo alle pizze dei suoi film, oppure sul letto finto di un teatro di posa, addormenta i figli raccontando gli impossibili sequel dei suoi film di serie B e discute con la sua assistente se cedere oppure no all'associazione psicanalitica una copia del film MACISTE CONTRO FREUD.
Insomma, IL CAIMANO è un film ambizioso, visionario, complesso, e ridurlo a un "film contro Berlusconi" non è solo semplicistico, ma soprattutto infondato e non vero. Anzi, direi che la visione è raccomandata a tutti, polisti e unionisti assieme. La riflessione su questi 12 anni è tridimensionale, non banale, e tutti troveranno qualche motivo di riflessione.

26 marzo 2006

100 a Milano


Non ci credo quasi neppure io, ma questo è il centesimo post. Pensavo che sarei "durato" solo poche settimane, e invece eccomi qua a postare indefessamente. Approfitto dell'anniversario per sottolineare qualcosa che forse è implicito: adoro i vostri post, anche quelli che cozzano totalmente con le mie idee e i miei pareri, ma come vedete non rispondo praticamente mai tra i commenti. Il tempo che dedico al blog lo concentro nello scrivere post nuovi. Non vogliatemene... e continuate a lasciare commenti, vi prego.

Secondo: anche se non li cancello, i commenti anonimi mi fanno incavolare. Firmatevi "Mario Rossi" o "Spidey", ma firmatevi, OK?

Due parole su Cartoomics. Ci sono stato due giorni, venerdì e sabato. In nessuno dei due giorni mi è parso che l'affluenza fosse nulla di che. Anzi, direi che il venerdì non c'era proprio nessuno. Il sabato invece c'è stata un'affluenza moderata, e come sempre il pubblico di Milano si è dimostrato gentile, interessato, decisamente carino. La parte lavorativa è stata invece intensa: me ne sono stato segregato nell'office dello stand per oltre otto ore in totale, per parlare con autori, licenzianti, colleghi, possibili partner.

Le cose più interessanti (e anche le uniche dicibili) sono state parlare con Leo Ortolani di come procede il cartone di Rat-Man, vedere le prime pagine del Devil/Capitan America di Villa (da bava alla bocca) e chiacchierare con il nostro ospite Essad Ribic, il pittore di LOKI e delle cover di HOUSE OF M.

Nelle tre foto di questo post, ecco a voi:
1) Gianni Veccia del marketing allo stand
2) Leo Ortolani sorridente
3) Essad Ribic intento ad autografare


23 marzo 2006

Qualche pensierino assortito


La Liguria è bellissima.
Ieri a Bologna pioveva e faceva freddo, ma a Nervi c'erano 16 gradi, l'acqua cristallina e una signora in costume che prendeva il sole sulla spiaggia. Poi parli con i liguri, e molti di loro quasi invidiano noi emiliani e la presunta vita sociale e culturale di questo scampolo meridionale di pianura padana. Amici genovesi, spezzini etc, voi vi prendete la nostra frenetica night life (ah ah ah) e noi ci pigliamo il vostro mare, il clima, l'aria etc. OK?

Ho visto un tramonto mozzafiato a Sestri Levante, dove mi sono fermato un'oretta per salutare il mio amico Stefano Gaudiano (che sta inchiostrando il DEVIL di Brubaker e Lark). Io e Stefano ci conosciamo da 19 anni, da un incontro casuale alla UKCAC del settembre 1987 a Londra. Ci siamo visti regolarmente in questi due decenni, nonostante lui abitasse a Boulder, poi a Seattle, infine a Trani e ora in Liguria. Ogni volta che lo vedo mi fa pensare che l'amicizia, quella vera, è proprio quella "cosa", quell'affinità elettiva, che fa sì che in un minuto si possano riprendere discorsi interrotti da mesi, come se fossero passati minuti, e in un'ora si possano scambiare idee, notizie, profonde e personali, in maniera equilibrata e nei due sensi, in una quantità inaudita in altri tipi di rapporti interpersonali (sull'amicizia e sulla filosofia dell'amicizia tornerò a dissertare in qualche post futuro).

Domani e dopodomani sono a Milano, a Cartoomics. L'incontro con il pubblico è previsto sabato alle 11.00. Ci sarà anche Franz (Francesco Meo) da domani, e Andrea Rivi da sabato. Se passate, venite a dirmi "ciao". Se mi beccate a fare il commesso allo stand (difficile, ho un sacco di appuntamenti) vi faccio lo sconto "speciale blog" (ma prima vi interrogo per capire se barate o meno...).

La settimana prossima invece avrò la Fiera del Libro a Bologna. Quattro giorni "del terrore", come dico io. Sarò sempre in giro, dubito di poter "postare", ma non si sa mai.

Nel frattempo, mi accommiato con il saluto che da un paio d'anni è il mio tormentone:
Non fate niente che io non farei. Il che vi lascia amplissimi margini di manovra.

La città del peccato


Ho visto finalmente SIN CITY, in DVD. Con l'omonimo fumetto di Frank Miller ho un rapporto un po' personale: ricordo ancora la mia prima visita alla Dark Horse (estate 1991!) per negoziare i diritti italiani, probabilmente il primo editore straniero a interessarsi alla nuova opera di Miller, all'epoca solo un "serial" sull'antologico DARK HORSE PRESENTS. Li pagai una fortuna, e apparvero prima a puntate su HYPERION delal Star Comics e quindi raccolti in un volume per fumetterie, una delle proposte Star più rare e introvabili. Poi le nostre strade si sono separate, e non ho mai più pubblicato Sin City, per nessun editore, in nessun paese. L'ho continuato a leggere, a volte in edizione USA, altre nelle belle edizioni prodotte da Magic Press.
Il film... beh, non è che mi sia piaciuto molto. L'adattamento vignetta per vignetta, inquadratura per inquadratura, funziona solo in parte, e a volte una trasposizione più libera sarebbe stata più efficace: una cosa è osservare le auto saltare sull'asfalto come rane sulle pagine dei fumetti, un'altra è vederle sullo schermo. Nel primo caso l'effetto rientra nei parametri dei comics un po' sopra le righe, nell'altro... sembra un vezzo stilistico fine a se stesso (e gli esempi potrebbero essere mille).
Inoltre... se si leggono i volumi di SIN CITY uno alla volta, la visione del mondo milleriana (uomini rudi e dannati, cattivi spietatissimi, donne o sante o puttane) si vede un pezzettino alla volta. In due ore di film invece, che riprendono scena per scena almeno tre o quattro volumi della serie, si ha come un'overdose di questo universo cinico e iperviolento fino alla nausea.
Insomma, diamogli un "sei più" e chiudiamola qui.

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Ho sentito che ne parlavano a Radio DeeJay, e stasera ho provato. Sul sito www.voisietequi.it hanno elencato i 25 temi più scottanti della politica, e indicando cosa ne pensate il sistema vi colloca nella griglia dei diversi partiti, con l'indicazione di quelli più vicini o quelli più lontani. E' fatto molto bene, e ve lo consiglio. Da affrontare, senza pregiudizi.

21 marzo 2006

Remember, remember...


...the 5th of November!
Sono stato a vedere V PER VENDETTA, alla fine di una giornata di lavoro particolarmente ostica. In un cinema semi vuoto da lunedì sera, mentre mezza città era allo stadio a vedere il Bologna (forza!), mi sono abbandonato al buio della sala e alla fantasia distopica di Alan Moore reimmaginata dai Fratelli Wachowski. Ebbene sì, il film mi è piaciuto molto. E' visionario, appassionante, a volte lento, ma l'ho preferito alle ultime due parti di Matrix. Mentre ero immerso nell'inquietante futuro del film, ho riassaporato i colori grigiastri e ocra delle pagine di David Lloyd, e mi sono tornate in mente quelle storie dense di una disperazione assoluta, figlie forse dell'epoca Thatcher, con i Tories dipinti peggio dei Nazisti. Nonostante un filo di sospensione dell'incredulità di troppo, il film è bello e da vedere. Non fidatevi delle recensioni scettiche che sono andate in giro.

Una delusione invece THE VILLAGE, visto su Sky. Il quarto film del regista del SESTO SENSO è una delusione, lontano chiaramente dai fasti del suo film di lancio e del non disprezzabile UNBREAKABLE. THE VILLAGE è così banale, che fin dalle prime scene si indovina il "colpo di scena" della vicenda, e una volta intuito quello il resto è una sorta di assurdo film in costume senza senso...

18 marzo 2006

Alla fine dell'inverno


L’ultimo giovedì e l’ultimo venerdì d’inverno abbiamo ripetuto l’esperienza di “team building” della redazione Panini Comics fatta nel febbraio 2005. Stesso luogo (il centro congressi del Villaggio Salute Più, a pochi chilometri dalla mia casa di campagna di Bell’Isola, vicino Castel San Pietro Terme). Stesso programma (un lungo brainstorming sulla futura progettazione Marvel seguito da un modulo di formazione con un insegnante specializzato in sviluppo delle risorse umane). Menù un po’ diverso (a parte i due pranzi dentro la struttura, abbiamo cenato a Giugnola, alla Trattoria Damì, anziché alla Cicceria di Castello). Stessi partecipanti (i 10 “editoriali” interni di Panini Comics più l’outsider Cristiano Grassi), ma con l’aggiunta il secondo giorno delle nostre tre coordinatrici editoriali, Anna Rodella, Lisa Pancaldi e Alessandra Marchioni, rispettivamente delle redazioni francese, tedesca e italiana. Non so se in altre aziende queste iniziative vengono vissute come un “onere” e snobbate, ma per noi sono così rare che le apprezzo (oso dire “le apprezziamo”) davvero molto. Il ritmo di lavoro a Modena è così frenetico ed “esplosivo” che poter passare in tutto una quindicina di ore a parlare in modo approfondito dei progetti e delle problematiche del nostro lavoro è un vero “regalo” o meglio un “regal” nell’accezione francese del termine. Ancora più prezioso: il tempo passato tutti assieme a ridere, scherzare, conoscerci meglio. Certo, anche normalmente capita di pranzare o cenare assieme, di fare delle trasferte in gruppo, ma tutti assieme, l’intera squadra editoriale, è un qualcosa di raro, rarissimo. Stavolta il “gioco” che abbiamo impostato è stato questo: “dite qualcosa che nessuno sa di voi”: un piccolo segreto, qualcosa del passato che parrebbe incredibile.
Chi ha raccontato di aver fatto merenda per vent’anni alle 17 precise con quattro fette di pane e Nutella. Chi di aver preso 4 in ginnastica per anni per essersi rifiutato di fare aerobica assieme alle compagne (era l’unico maschio della classe). Chi ha detto che da bambina decapitava le Barbie, chi di aver corrisposto per mesi con un carcerato fingendosi diciottenne (mentre invece aveva 12 anni), chi di essere incapace di indossare vestiti nuovi, chi di avere avuto per anni una passione morbosa per Stephanie di Monaco, arrivando persino a imparare a memoria le parole di Comme un ouracan… Insomma, un gioco molto carino, e solo il rispetto per la privacy mi impedisce di elencarvi tutto con i rispettivi autori. Cosa ho detto io? Che ho dovuto cambiare scuola tra la prima e la seconda media, dopo aver avuto la geniale idea di scrivere in un tema in classe che secondo me la mia professoressa di italiano era un’incapace e una pessima insegnante (PS, sono passati ventinove anni, ma non ho cambiato idea!).

A parte queste spigolature, presumo che la parte di voi lettori del blog che mi segue per carpire qualche elemento fumettistico vorrà sapere di cosa abbiamo parlato nella seduta di brainstorming. Beh, anzitutto abbiamo messo i “puntini sulle i” per la programmazione del terzo trimestre, spostando e modificando le uscite librarie previste. Poi abbiamo passato in rassegna OGNI SINGOLA USCITA MARVEL degli ultimi 6 mesi, classandola secondo un criterio univoco (un mix di qualità e di commerciabilità): da A (i must assoluti che in edicola fanno sfracelli) a D (le robe impresentabili). Infine abbiamo guardato il quarto trimestre del 2006, e collocato alcune uscite librarie mancanti, scelte tra le “B” e le “B/C” della nostra classificazione (le “A” per loro stessa definizione devono uscire in edicola). Volete sapere qualcosa di più? Beh, diciamo che nei volumi vedrete delle cose dipinte, nonché l’ultima splendida fatica di un “figlio di tanto padre”, oltre alla continuazione delle serie che conoscete, e a un paio di ristampe versione “best” di certi successi epocali degli ultimi tempi. Ah, anche la ristampa di un capolavoro Marvel che vi proponemmo dieci anni fa, e non eravamo i primi.
Con un po’ di fortuna, anche due graphic novel Marvel prodotte per l’Europa, e un certo volumone del Ragno che è stato inopinatamente annunciato sui nostri albi da un editor frettoloso ma il cui annuncio “ufficiale” dovrebbe uscire la prossima settimana…

Abbiamo anche parlato, e a lungo, de L’UOMO RAGNO. Di come rivitalizzare un po’ il quindicinale, che non conosce modifiche da parecchio tempo. Non avete idee delle cose che si sono dette, alcune davvero… rivoluzionarie. Vero è che una collana ormai vicina al numero 450 e che da parecchi anni non viene ”riveduta”, inizia ad aver bisogno di un lifting. Al brainstorming abbiamo detto di tutto, e di certo i cambiamenti che apporteremo alla fine di questo processo interno di riflessione saranno radicali.

Adesso basta, che volevo scrivere dieci righe e sono ormai quasi a 5000 caratteri, spazi compresi.

12 marzo 2006

Ve l'avevo detto...


... di avere pazienza, e ora il Pazienza, ve lo diamo noi. Proprio mentre mi perdevo nell'altro emisfero, abbiamo annunciato un altro dei famosi progetti macro, cui vi avevo accennato tra le righe in almeno un paio di post, tra cui quello del 15 novembre. Se fate mente locale e considerate che tra quella data e il giorno della prima uscita, 17 marzo, ci sono oltre cinque mesi, capirete di certo meglio il riserbo di cui ammanto sempre il mio lavoro in questo blog.

Sul progetto Pazienza ci sarebbe da scrivere tantissimo. Fin da fine 2003-inizio 2004 meditavamo di fare un'operazione su Andrea Pazienza, magari un'integrale o un'opera omnia. I problemi da risolvere erano però moltissimi: diritti divisi tra la vedova, Marina, e i fratelli, Michele e Mariella, per non parlare poi della proprietà dei testi di alcune storie, opera di Marcello D'Angelo; una serie di edizioni in commercio che complicavano lo scenario; i materiali per la stampa disseminati tra gli eredi. Alla fine, solo lo scorso autunno siamo riusciti a convincere tutti gli interessati, con una lunga e interessantissima operazione diplomatica per mezz'Italia, e a mettere assieme un pacchetto di materiali abbastanza ricco per una collana da 4 volumi, da proporre al Gruppo Espresso in coda all'integrale di Corto Maltese. Come direbbe un anglofono, si è trattato in assoluto di un labor of love, di una "fatica d'amore". Pazienza è un autore feticcio non solo per il sottoscritto, ma per tutta la mia generazione di Paninari folli, cresciuti a pane, Alter e Frigidaire. Di Pazienza mi sono comprato in diretta ogni singola uscita, discutendone con i compagni di liceo, intrigato, magari un tantino turbato, dalle tematiche leggermente più adulte rispetto all'età che avevo all'epoca: sesso, droga e rock and roll per uno studentello che non andava oltre Spider-Man, Pavese e Lucio Battisti. Tuttavia, Pazienza sapeva di libertà, di malinconia, di infinite possibilità, del sapore dolceamaro del diventare adulti, che avrei assaporato di lì a poco. Pazienza era (o sarebbe meglio dire, è) immagine e poesia, sberleffo e tragedia. Le sue tavole esposte in un museo lasciano senza parole. Le sue parole lette alla radio, con il giusto commento musicale, disegnano affreschi di emozioni, di risate e di lacrime.
In questi quattro volumi, che avranno un corredo di testi tutto nuovo e una serie di materiali eccezionali, al limite dell'inedito, offriremo anche a voi l'occasione per amare Andrea Pazienza, e per scoprire il suo incredibile genio, il suo segno di una resa invincibile.

L'isola c'è o non c'è?


Sono tornato. 21 ore di viaggio, e mi "teletrasporto al rallentatore" dal paradiso di cui a lato, con circa 30 gradi, acqua cristallina, palme, frutta tropicale, alla neve e al grigiore dell'inverno bolognese.
Un viaggio che meriterebbe almeno dieci-quindici post, anzi, forse uno o due racconti, magari un abbozzo di romanzo.

Perché quando meno uno se lo aspetta, quando si cerca a volte l'ispirazione per raccontare una storia, è la storia stessa che entra nella nostra vita. E si viene catapultati nella vita degli altri, che è realtà migliore di ogni fiction, dramma vero o allegra vera. E si finisce in metropoli tropicali scortati da ex wrestler appassionati di Star Wars, perduti nella notte piena di luce arancione, a parlare di Fellini con studenti ubriachi in bar di minatori, o estasiati davanti all'oceano e a un misto di umanità perduta e narcisista. Ma si finisce anche nei guai, sequestrati dalla polizia e costretti a mercanteggiare la propria libertà, e a vedere il male in faccia, quello vero in carne, sangue e mitra, non quello a 4 colori dei fumetti.
Un po' alla volta, appena mi sarà possibile, vi racconterò le varie vicende, esaltanti (e in un solo caso, terribili), di questi 12 giorni. Abbiate pazienza. La pazienza vera, questa volta.

05 marzo 2006

Dove sono finito?


Ci sono volte in cui anche i miei silenzi su questo blog hanno un significato. Non sto postando perché da qualche giorno sono in viaggio, e dato che la destinazione di questo viaggio potrebbe essere un "dato sensibile" per il mio lavoro, non posso parlarvi delle incredibili esperienze di questi giorni in queste estreme latitudini...
Vi basti sapere che sto bene, che sto unendo al lavoro alcuni giorni di imprevista e imprevedibile vacanza, e che tra poco - qualche giorno spero, dal 12 marzo al più tardi - tornerò a darvi regolari notizie del sottoscritto. Hasta luego!