04 marzo 2010

The house and the storm (and today's paper)


the house and the storm
Inserito originariamente da enrix_64 (off/on)
E’ un po’ che non leggo il giornale.
In un mondo ideale mi piacerebbe trovarlo sullo zerbino della porta di casa la mattina, fresco di stampa, ma siccome vivo nella grassa Bologna dove pochissime edicole si degnano di fare questo servizio di consegna, questo è un lusso impossibile, e quindi poi esco di casa, vado al lavoro, ne esco alla sera, e finisce che non ho modo di comprarlo, e alla fine mi accontento di sbirciarlo al bar o su internet. Così, quando un viaggio in aereo o in treno mi consente di avere due ore di tranquillità, e mi inoltro nelle pagine di Repubblica o del Corriere, e mi ritrovo in una selva oscura. O meglio, su una spiaggia. Con davanti un’onda anomala. O uno tsunami. Di merda.
Una cosa è leggere e seguire le notizie ogni giorno, altra è staccare la spina e poi ricollegarsi e scoprire in pochi minuti che

1) la Protezione Civile è sepolta da uno scandalo senza precedenti (e peraltro invece che gestire terremoti, frane e incendi, organizzava misteriosamente anche tornei ed eventi di vario genere, proteggendo chi da cosa, mi chiedo…), uno scandalo dove denaro mazzette e corruzione si sposano al mercimonio sessuale di minima lega (con tanto di prostituzione maschile collegata, ohibo, al Vaticano e al giro dei seminaristi e romani).

2) La campagna elettorale per le regionali è in pieno svolgimento, ma la destra (che vorrebbe gestire il paese) non è nemmeno stata capace di gestire la raccolta delle firme nelle due principali regioni italiche. E non parliamo dei candidati della PdL in Lombardia, dove, cito verbatim, compaiono “l’igienista dentale del Cavaliere, già ballerina a Colorado Café, il fisioterapista del Milan, il geometra di Arcore”).

3) Il Senatore Di Girolamo va in galera – simpaticamente - per accuse di riciclaggio e collusione con la ‘ndrangheta e la destra in parlamento lo applaude “solidale” (solidale per cosa? Per il riciclaggio o per la collusione con la malavita organizzata?)

4) Il parlamento fa passare une legge che aggira l’articolo 18, mentre sugli immigrati – sotto silenzio – si applica a macchia di leopardo una direttiva “segreta” che invita a espellere coloro che chiedono la sanatoria, sa hanno un’espulsione alle spalle (dal momento che la “mancata obbedienza all’espulsione” è un “reato grave” per cui è previsto l’arresto, a differenza di altri reati…). Quindi chi si vuole regolarizzare, si mette in gabbia da solo, ma solamente in alcune città, in altre no (un terno al lotto?)

5) Per la “par condicio” si aboliscono i “talk show” per un mese. Senza esclusioni. Come per dire, nell’impossibilità di far parlare tutti alle stesse condizioni, non facciamo parlare nessuno. E questa, non so a voi, mi pare tra tutte una delle cose più inqualificabilmente ingiuste (vogliamo dirlo? Una bastardata?).

E poi non parliamo delle armi all’Iran, e di quello che si legge nelle pagine più interne e di quello che è avvenuto nelle scorse settimane e che non trova spazio in Repubblica oggi, seppellito dalle emergenze del 4 marzo 2010.

Come ho scritto mesi fa, siamo nel tunnel. Siamo in un buio così pesto che non vediamo neppure la luce all’altro estremo. Perché forse non c’è fine. Forse resteremo per sempre in una democrazia menomata, manipolata, dove vige la legge del più furbo, dove la legge “vera” si aggira e si corrompe, e dove una bugia, ripetuta, diventa la verità (ah dimenticavo, il signor Mills “assolto”… in quanti su 60 milioni di italiani capiscono o sanno cosa è successo davvero? O credono alle parole delle veline del TG1?).

Nel tunnel. Un tunnel che ci siamo scelti, peraltro. E in cui alla fin fine diciamo, esplicitamente o per stanchezza o per connivenza “hic manebimus optime”.

2 commenti:

Aaron ha detto...

Ciò che più mi stupisce dello scenario politico italiano è la assoluta mancanza di alternative a Berlusconi. Manca un personaggio politico "con le palle", in grado di prendere con energia e decisione in mano il paese e di condurlo con serietà e trasparenza verso una Italia migliore.
Bisognerebbe forse smetterla di criticare e di gettarsi fango addosso. Bisognerebbe prendere il toro per le corna e lottare con forza per avere un paese migliore.

davide ha detto...

che dire....siamo sicuramente in un tunnel che non chiamerei ne' destra ne' sinistra..berlusconi non e' destra ma e' il nulla populista, un manipolo (ampio) di furbetti del quartierino che si son messi a gestire la cosa pubblica nutrendo il popolo di panem (mah forse nemmeno quello) e di circenses (questo si')...
a me ricorda l'ascesa di cesare e gli strali di cicerone. niente di nuovo sotto il sole, ma solo una repubblica in avanzato stato di decomposizione e un popolo vituperato e scontento in attesa di un augusto, un padre della patria (come peraltro e' successo a Roma) che non sara' sicuramente Berlusco. Come dire, aspettiamoci il peggio, perche' quando il popolo si incazza e' pronto ad accettare di tutto.