28 marzo 2010

Noi, per una notte


Rai per una notte
Inserito originariamente da PDnetwork

Sono stato in Piazza Azzarita giovedì sera, a Bologna. E' la piazza antistante il Paladozza, il Palazzo dello Sport storico, dove giocavano a basket la Virtus e la Fortitudo e dove passano e sono passati cantanti e performer di ogni tipo. Ma l'altra sera sul palcoscenico non c'era un concerto, c'era Santoro, c'era Raiperunanotte, con 4000 persone a vedere il programma all'interno, forse due o tre volte all'esterno, e centinaia di migliaia attaccati alla rete. Me ne sono restato là fuori, a vedere passare la città, ritrovando volti familiari, volti sorridenti. A tratti mi sono voltato per vedere la luna a metà, accorgendomi che c'erano ragazzi arrampicati in cima ai camioncini, c'erano ragazze sul prato, sotto i portici, ovunque. E tutti guardavano lo spettacolo, applaudivano a volte, altre sbuffavano: tutto si può dire di Raiperunanotte tranne che sia stato perfetto. Non lo era, era a volte sforzato, altre ripetitivo, certe banale: ma era qualcosa di nuovo, un esperimento visionario di comunicazione "dal basso", e diceva qualcosa che è sempre più difficile dire, qualcosa cui siamo talmente assuefatti che ci siamo rassegnati, quasi, o troppo.

Diceva questo:

in Italia il presidente del consiglio controlla le reti di sua proprietà e le usa illecitamente come strumento di propaganda personale, in sfregio della legge e della morale politica nel senso più alto del termine.
Inoltre controlla le reti pubbliche ed altrettanto illegalmente è riuscito a zittire in campagna elettorale ogni programma a lui sgradito. Illecitamente.
I telegiornali pubblici e privati servono in dosi massicce solo come strumento di propaganda per il Primo Ministro e la sua parte politica. Di nuovo, illecitamente (vedi multa inflitta alla Rai, e che verrà pagata con i soldi pubblici, quindi con i nostri).

Sono verità. Che nessuno può negare. Nessuno in buona fede.
Eppure, diamo per scontato che sia così.
Pensiamo che sia ineluttabile, inevitabile.
E parliamo d'altro.
Dimenticando che è quello, il vulnus, l'illecito. La "cosa" che delegittima la destra dal governare il paese. Perché chi vince barando sulle regole del gioco, si può portare a casa il trofeo, ma ha barato, non gli appartiene, ha rubato la vittoria.

Ecco, Raiperunanotte ha detto questo. Che il re è nudo. Che se un Primo Ministro deve zittire tutto quel che può zittire, deve censurare, chiudere, bloccare ogni voce sgradita, commette una violenza contro il paese. Contro tutto il paese.

Oggi andrò a votare. Mai e poi mai mi asterrei. E voterò ancora PD. Non sono felice di come sta andando il PD, e le ultime, infelici sortite di Bersani sulla sentenza della corte Costituzionale sui matrimoni omosessuali sottolineano lo scollamento del partito da una vera, sostanziale visione laica della politica. Ma lo voterò perché mi sembra l'unico voto massicciamente utile a scuotere la situazione, l'unico che può avere un peso reale contro un governo che può zittire ogni voce sgradita (in TV ovviamente, l'unico mass media capace di muovere il consendo), ma non spegne il cervello di chi sa ancora pensare, ragionare, credere, sperare.

1 commento:

imp.bianco ha detto...

Ho seguito via streaming l'evento e commentato in diretta su Twitter. E' stato fantastico, emozionante. Spero ne facciano altri di questo tipo (senza però la motivazione della censura XD). Io sono appena andato a votare per Bonino ovviamente, se Storace & Co. dovessero tornare alla regione, sarebbe un incubo. E c'erano come sempre i rappresentanti dei vari partiti al seggio... quelli del PDL si riconoscevano perché avevano più profumo addosso loro delle escort del loro capo.
X-Bye