03 agosto 2010

North by Northwest, giorno 0


Green portrait, day 0
Inserito originariamente da Marco40134
Un domenica d'estate. Settimane dopo la morte di Emma.
Dopo che sono stato in Spagna a seppellire i miei fantasmi e a ballare sotto il sole e sotto la luna e a cercare le mie verità. Dopo tanto lavoro, tante parole, dopo un viaggio in USA ancora una volta di lavoro e ricerca.

Ecco.

Inizia agosto.

Mentre cuciniamo, io, i miei vicini, e il mio amico fotografo impareggiabile Totò Pagano, ci scappa uno scatto casuale.
Sono io. Intento ad addentare un'oliva, in cucina. E l'obiettivo del mio amico fotografo mi cattura fuori da ogni posa. Assorto a mangiare qualcosa di verde, con una polo verde addosso e un fazzoletto verde in mano. In una luce notturna calda e acida.
All'antivigilia della partenza di un nuovo viaggio, in una notte clemente, in cui l'amicizia si stempera nel vino nella birra nelle parole, nella complicità e nell'indignazione. Si concretizza nell'essere quattro esseri umani di tre diversi retaggi uniti dalla notte, da Bologna, dal cibo, dal fresco del quinto piano di via Rappini. Sembra di essere da un'altra parte, in un altro spazio, in una città immaginaria, in un sogno sognato da altri sognatori. Ma in una casa finalmente priva di fantasmi, in cui solo il soffio di Emma continua a sfiorare le piante, il limone, il basilico, le more, ma in cui la vita tace, si raddrizza, si acquieta. E quindi è bello pensare che dopodomani si parte, che si percorre l'Europa verso nord e poi nordovest, verso la fine della terra, se ci si riesce, cambiando cinque lingue, quattro nazioni, lo stesso cielo, lo stesso mondo. Viaggiando. Sì, viaggiando.


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