08 settembre 2010

Sunset at the end of earth


Sunset at the end of earth
Inserito originariamente da Marco40134
Tante settimane senza blog. Come fosse diventato superfluo. Come se i fiumi, le montagne, i ponti, le strade, come se tutto quello che ho attraversato fosse qualcosa da dividere solo con pochi, con gli amici di FB, con i 116.000 contatti di Twitter (che sono tutti cinesi, quindi...) e con i pochi che mi seguono su Flickr. Un flusso umano di emozioni, di racconto, poco adatto al Sole24Ore, forse, o che non mi sento di condividere qui.
Ma ho scritto tante cose, questa estate.
Ho scritto di cieli impossibilmente azzurri e 5.500 chilometri Bologna- Svizzera – Finisterre e ritorno, della montagna perfetta, del dio del ghiacciaio, di quel che si perde e di quel che si guadagna. Ho scritto di danze sotto la pioggia, nel sole, in auto, di musica, e canzoni, e lacrime, e risate. Ho scritto del tramonto più a occidente d'Europa, e di quello che ti regala, in quel supremo istante di lucidità prima del crepuscolo.
E di come al ruotare dei mesi, al compimento di un giro della terra completo sul sole, anche la vita inizia a scivolare nuovamente, a trovare un suo solco, un suo respiro. E che si possono guardare le stelle in una notte incredibilmente limpida, senza albedo, tra le montagne, e dire sì, cavolo, sì.
Sì.

Poi.
Quindi.
C'è sempre il mondo. Il mondo che va avanti.
La politica, in Italia. L'ignobile cagnara su Fini, che lo rende simpatico a chi ha votato PCI finché c'è stato e continua a votare PD (ma pensa di smettere, salvo imprevisti).
E poi lo strappo di Fini, con un discorso da candidato premier, di prima.
E il PD anchilosato, moribondo, morto, confessionale, senza voce, senza idee, che distribuisce chicche come il sindaco di Ravenna che proibisce il naturismo a Lido di Dante (principale motivo di interesse turistico del luogo, della serie, shoot yourself in the foot). O come la regione Emilia Romagna che candida Silvia Noé (contraria ad aborto, pillola Ru486, matrimoni gay, testamento biologico) alla carica di presidente della commissione pari opportunità. O come il partito di Bologna che pare stia per candidare a sindaco un ennesimo personaggio d'apparato senza smalto. Insomma, ci siamo capiti. Il PdL affonda e il PD invece di buttarsi all'attacco si barcamena in ipotetiche alleanza con l'UdC. Senza capire che la creazione di una destra liberale e non berlusconiana riallinea e sconvolge tutto, e scardina alla base anche molte ragioni di essere dei democratici stessi.
Insomma. Ci siamo capiti.

E fuori dal piccolo mondo italico c'è il mondo largo, il mondo degli altri paesi. Di chi lotta e chi no. Delle vittime e dei carnefici. Delle donne da lapidare e degli omosessuali da impiccare. Delle maree nere e di chi ci guadagna milioni (o miliardi). Un mondo complesso, connesso, leggibile e indecifrabile, che mai potremo vedere tutto, che ci sarà sempre, là fuori, con i suoi cammini e i suoi sentieri, le sue città e le sue campagne, tutte uguali, tutte diverse, popolate da gente che parla tutte le lingue, pensa tutti i pensieri, e sogna sempre, ogni sogno, anche i più arditi, anche quelli impossibili.

Un mondo, tanti mondi. Anche stanotte. Anche qui.

1 commento:

uomoragno.org ha detto...

MML, apprezzo sempre i tuoi post.
Vado anche a vedermi il tuo Flickr perchè è da un pò che non ci passo ;-)
Un saluto e buon rientro, ci vediamo a Lucca!
Paolo