17 gennaio 2007

Il mare d'inverno


Lugares extraños II
Originally uploaded by Morganilla.
Sono in Catalogna per il tradizionale meeting di inizio anno con la redazione spagnola. Dato che sono venuto un po' in anticipo rispetto ad altri anni, l'unico albergo aperto della zona è a l'Estartit, una stazione balneare sulla Costa Brava, a sei chilometri dalla nostra sede. Ci ero venuto a giugno, un po' per lavoro e un po' per svago, e ricordo ancora la serata con tanti amici, qui sul lungomare, mentre l'Italia vinceva una partita dei Mondiali. Allora era caldissimo, il paese traboccante di gente, c'era voglia di pelle nuda, di sole.
Adesso il paese è deserto. Letteralmente. Se esiste qualcosa sotto la bassa stagione, ci siamo proprio dentro. Ho camminato un pezzo per andare da solo nell'unico ristorante aperto. Sul lungomare buio, con solo qualche cane, una macchina ferma sulla spiaggia, un uomo che parla al telefonino in lontananza, lo sciabordio delle onde, l'odore della salsedine. Devo dire che è stato un attimo magico, come essere dentro Il mare d'inverno cantato da Ruggeri o da Mia Martini. Ripercorrere i luoghi dello scorso giugno, ma stavolta intabarrato e con la mia cuffia di lana bianca. Settemesi che sono pochi, ma sembrano a volte un'eternità (e se leggete regolarmente il blog, intuite di cosa parlo).
Ho scritto un SMS a una cara amica, che ho conosciuto proprio qui, e le ho detto in 160 caratteri il sugo di quanto appena condiviso con voi. La sua risposta, merita di essere riportata:
"Visto che l'atmosfera è magica, evoca la vita che desideri nell'anno appena iniziato....poi la qualità che ti occorre per realizzarla... infine accetta con amore tutti i passi da compiere e le decisioni da prendere lungo la realizzazione".
Non so perché, ma non avrei saputo rendere con parole migliori le emozioni che ho dentro questa notte, mentre scrivo queste righe, in una camera d'albergo con i copriletti beige, i mobili anni '70, e fuori è notte, è inverno, è Catalogna, e i sogni e i ricordi continuano ad aggirarsi indisturbati e silenti nelle strade vuote.

2 commenti:

Vittorio Giorgi ha detto...

Si vede che sei un uomo di città... :)
Qui da me da ottobre a maggio la vita è così, molto più semplice, calma, l'acqua della doccia sempre scrosciante, l'ascensore sempre libero, e i ristoranti che chiudono oppure non vedono l'ora che arrivi la chiusura settimanale... e si trova sempre parcheggio :)

Fabrizio ha detto...

Figurati, qui a Torino è tempo di universiadi e la folla è ovunque!
Sabato sarà Notte Bianca, e il centro sarà pienissimo.
Come dire che per una parte d'Europa senza neanche un individuo, per contrasto ce n'è un'altra dove di gente ne trovi abbastanza da riempire due città!