22 febbraio 2007

Back to school


Un'attività nuova mia personale di cui non ho ancora parlato, un po' per pudore e un po' per scaramanzia, è la scuola di counselling che ho iniziato a gennaio. Si tratta di un corso di tre anni, un impegno di 150 ore l'anno, diciamo 9 week-end e una settimana intera intensiva in estate. Affiancata dai seminari del SAT, di cui ho parlato più volte, è una vera e propria formazione, con tanto di diploma finale. Un counsellor, per i non addetti ai lavori, è un "professionista dell'aiuto psicologico", chiaramente un livello sotto agli psicologi laureati e certificati, ma pur sempre in grado di svolgere - entro certi limiti - attività di consulenza psicologica. Un po' mi sento un pazzo a intraprendere a quasi 42 anni di età, un corso di questo tipo, come se non fossi già assorbito abbastanza da fumetti, contratti, contatti, fiere, business plan, etc. Eppure vi devo dire che raramente mi sono sentito di fare una cosa più giusta di questa: mi sento pieno di entusiasmo, come fossi tornato ai tempi della scuola, ai momenti di scoperta, all'ingresso in un mondo nuovo, che dà nuove prospettive e un nuovo afflato alla vita.

Come tutti i corsi che si rispettino, anche questo assegna "compiti a casa", ovviamente blandi dal momento che tutti i partecipanti hanno già un lavoro. In pratica si tratta di libri di testo da leggere e studiare, e mi guarderei bene dal proporvi i volumi più tecnici. Uno però ve lo devo segnalare: si intitola A tu per tu con la paura, costa 8.50 euro, è edito da Feltrinelli, è scritto dallo psichiatra americano Thomas Trobe, che usa il nom de plume Krishnananda. E' usufruibile da tutti, scritto in maniera semplice ma incredibilmente tagliente, e dedicato in pratica alle paure del nostro "bambino dentro", alle loro cause e conseguenze, e a come affrontarle. E' una di quelle letture ipnotiche, che inizi e che ti travolgono, che ti danno uno o due insight a pagina, che a volte devi interrompere da quanto sono forti i pensieri che ti si affollano nella mente, Se avete mai avuto una delusione amorosa, o vi siete mai sentiti bloccati dalla paura, o intrappolati in un circolo vizioso, o se volete semplicemente capire perché i vostri rapporti interpersonali funzionano sempre nello stesso modo, a sistole e diastole, ve lo consiglio caldissimamente.

1 commento:

William Wilson ha detto...

Un councelor "in continuity" si era visto una ventina di anni fa negli albi del New Universe: Myron, l'amico e vicino di Ken (Starbrand) Connell ;-)