16 novembre 2006

Di cielo, non ce n'è mai abbastanza


Scusate il lungo silenzio. Finita Lucca, sono partito per il viaggio più lontano, difficile e affascinante di tutti, e me ne sono andato a Titignano, vicino Orvieto, per seguire come allievo il SAT1. Avevo fatto un obliquo riferimento a questo workshop di nove giorni nei miei propositi di inizio 2006, e finalmente sono riuscito a prendermi un breve periodo solo per me, di totale isolamento dal lavoro (ma anche da TV, giornale, vita "ordinaria") e vivere un'Esperienza con la E maiuscola, una di quelle che ti modificano nel profondo e ti aprono a una consapevolezza (di sé, della vita, del mondo, dell'Essere) che non credevi possibile. Il SAT (che significa "Seekers after truth") è qualcosa di indefinibile. E' un corso di psicologia. E' un workshop. E' una sorta di gigantesca sessione di psicoterapia di gruppo con altre 99 persone e una decina di terapeuti che seguono tutti. Per usare i termini usati dal suo ideatore, lo psichiatra cileno Claudio Naranjo, è "un programma di formazione olistica per lo sviluppo personale e professionale", un mix intensissimo di insegnamenti, meditazione, teatro, visualizzazioni, musica, vita. Tenuto dallo stesso Naranjo e da alcuni collaboratori, il SAT è un percorso di quattro anni, che si articola in altrettanti workshop residenziali di nove giorni. La location è spettacolare: un borgo medievale trasformato in agriturismo, completamente isolato: entrando nella strada sterrata che arriva a Titignano, il navigatore non riconosce più l'itinerario, e ci si trova immersi nel verde, finché il triangolo nero che simboleggia l'auto non si perde del tutto in questa macchia di colore, scomparendo al resto del mondo. Si arriva in un luogo unico, con viste sterminate della campagna tra Todi e Orvieto, il silenzio totale, i colombi, le vigne.

Dire che il SAT è stato intenso per me, e "life changing", sarebbe un eufemismo. Non voglio e non posso entrare troppo nella descrizione dell'aspetto didattico del seminario, dato che penso sia bello affrontarlo senza sapere troppo cosa aspettarsi (e se rovinassi l'esperienza anche a uno solo di voi lettori che un giorno deciderà di seguire questo percorso, non saprei perdonarmelo).

Vi dico solo che per nove giorni ho vissuto assieme ad altre 99 persone, conoscendo uomini e donne che penso potranno essere amici miei per il resto della vita, condividendo risate e lacrime (tante, lacrime), entrando nell'esperienza dell'emozione, della gestalt, condividendo segreti, emozioni, bellezza, senso del sacro, musica, spiritualità. Non sono stato per nove giorni MML, ma Marco, 6 conservativo, di Bologna, interpretando (o meglio, vivendo) il ruolo del figlio, dell'amico, dell'amante, del confidente, del deejay, del confessore, del paziente, del terapeuta, dello sconosciuto sfuggente o del compagno della vita, con un'emozione dentro così intensa ad ogni momento da sentirmi a volte quasi trasfigurato dai sentimenti, come in uno stato di percezione alterata.

Per ora non scrivo altro. Probabilmente dedicherò ampio spazio al SAT1 nel mio blog fotografico, sia con foto che con altri testi.

13 commenti:

johnbruno ha detto...

Sarei curioso di provare anch'io questa esperienza!!!

Daniele Franceschi ha detto...

Anch'io ho partecipato al SAT1 e Marco è stato un importante "compagno di viaggio". La sua accurata descrizione del percorso che abbiamo fatto rende bene il senso di intensità e di complessità di quella che è stata un'importante esperienza di vita, un vero e proprio viaggio, che le parole riescono con fatica a "fotografare".
Al rientro da questa avventura si è storditi. Ci si porta dentro un groviglio di emozioni, tanti bei ricordi difficilmente cancellabili.

Vittorio Giorgi ha detto...

Sembra un'esperienza molto bella.
Quanto costa parteciparci..?

Andrea Mazzotta - ILGLIFO ha detto...

Uaooo...
Sono interdetto....

vipsi ha detto...

Caro Marco, non era facile ma hai trovato parole bellissime per esprimere la magica avventura del Sat...
un forte abbraccio
a presto

Vittorio 6 controfobico/conservativo

Vittorio Giorgi ha detto...

vitcia non sono controfobico/conservativo, ho solo fatto una domanda senza malizie e ironie di sorta...

Daniele Franceschi ha detto...

Rispondo io a Vittorio. Il corso costa 750€, ma dato che è residenziale devi aggiungerci altri 500€ per il vitto e l'alloggio. Ma ti assicuro che ne vale la pena. Si mangia divinamente! Le camere sono bellissime, spaziose, calde.
Non fare caso ai nostri deliri sui numeri e sui sottotipi caratteriali... magari leggiti un po' di cose di Claudio Naranjo se ti incuriosisce approfondire la psicologia degli enneatipi e capire cosa si intende per controfobico, conservativo etc etc

Marco M. Lupoi ha detto...

Vittorio, il Vittorio/ Vitcia in questione è un "6" come tipo caratteriale - come il sottoscritto - e di sottotipo un ibrido tra conservativo e controfobico. Non voleva mancarti di rispetto ;-)

MML

vipsi ha detto...

Caro Vittorio,
anchio mi chiamo come te ... ed il mio post non era diretto a te...
vittorio 6 controfobico/conservatiso sono io!!!

nerosubianco ha detto...

Ciao Marco, grazie per avermi citato tra le 13 cose bloggabili. E grazie anche per le cose belle che hai detto.
; )
Claudio Stassi

Vittorio Giorgi ha detto...

vitcia, un raro caso di fraintendimento da omonimia ;)
Grazie a Daniele Franceschi per le info!

Unknown ha detto...

Ciao delizioso salutarissimo pezzo della mia terra!

E' tardi, vorrei dirti mille cose ma.... Mi manchi, ti voglio bene,
Claudia

Daniele Franceschi ha detto...

Marco, grazie tante per le foto che continui a mettere on-line. Pian piano viene soddisfatta il mio desiderio di rivedere i volti di tutti. Certo, il ricordo, le sensazioni rimangono dentro... ma è come se avessi di paura di dimenticare e le foto mi rassicurano, mi riportano a quei momenti belli e intensi.