07 marzo 2007

12 cose che si possono fare in 22 ore


1) fare un'ora di fila al controllo passaporti con una gigantesca giacca termica sotto il braccio e 30 gradi di temperatura, sudando come un ossesso
2) lasciarsi guidare nella notte di Città del Messico, tra traffico impazzito, rotonde a senso unico alternato, agenti delle assicurazioni che in moto girano per le strade alla ricerca di incidenti per cui fare delle constatazioni amichevoli
3) scendere in un albergo anni '70, stile dolce vita tropicale, con un numero di portantini e inservienti genere fine dell'impero
4) bere margaritas al tamarindo come aperitivo con la banda di mariachi che come da copione intrattiene una coppia nello sfondo di un locale "tipico"
5) mangiare frijoles che sembrano marmellata, e carne con salsa di pomodoro verde, piatti con nomi sconosciuti e mai visti;
6) bere margaritas al lime in bar extralusso dove il jet set messicano pensa che sia cool passare alle ore piccole in giacca e cravatta a fare i cascamorti con improbabili bionde che paiono escort borderline.
7) dormire profondamente, come perduto nei fusi orari, nei cambi di aereo, tra un continente e l'altro, una lingua e l'altra, finendo finalmente nel luogo dove la parola svanisce e solamente si è
8) fare colazione guardando in TV messicani che praticano lo yoga, assorbire e ascoltare questa lingua che è spagnolo senza essere spagnolo, con le sue aspirazioni, i suoi arcaismi, e la tentazione di tradurre continuamente tutte le discrepanze lessicali, rincorrendo le parole in una matrice che attraversa i secoli e gli oceani.
8) visitare edicole con pochissimi fumetti e negozi di fumetti monomarca davvero tristi, dove si vendono solo i comics di uno degli editori messicani
9) assistere a una delle manifestazioni quotidiane di campesinos sul viale insurgentes, con tanto di cavalli, pannelli e tende di campagna
10) andare in giro tra viali e stradine, sotto alberi tropicali e un cielo terso come l'acciaio, sotto bandiere gigantesche, superando sculture d'arte moderna, e un misto di architerrura moderna e arcaica, minimale e macroscopica
11) parlare con un tassista del senso della vita e di come le stagioni non siano più quelle di una volta
12) comprare un litro di tequila al duty free, per poi farsela sequestrare ad Amsterdam, dato che negli aeroporti (cosa poco nota) si può circolare solo con liquidi presi in duty free comunitari

E poi, tornare a casa.

3 commenti:

Jacopo Camagni ha detto...

Bentornato Marco!
Un bacione dalla piovosa e BaldeRunneriana via Michelino!
Besos
JeM

Fabrizio ha detto...

Paese che vai, tassista che trovi!!!
eh eh eh!!!

Ciao

Fab

Massimiliano Bartolomei ha detto...

Mitico il D.F. (ovvero Distrito Federal ovvero Città del Messico)!
Già ci sono stato 2 anni fa e ci ritornerò quest´estate...
Ha la fame di essere una delle città più pericolose del mondo, ma a me non
è successo niente nonostante abbia viaggiato a bordo della sua "pericolosissima" metropolitana dove, a partire da una certa ora, separano i passeggeri uomini, dalle donne e bambini...
Incredibbile!