24 gennaio 2006

Tre (o quattro) pensieri su Milano


Sono stato a Milano in giornata per lavoro. Basta un'ora e mezza e da Bologna si arriva in questa città così diversa dalla mia, ma che in fondo mi piace. So che Milano ha molti detrattori, ma è una città che non riesco a non sentire un pochettino parte di me, piena di ricordi che sanno di buono, con uno spirito in cui mi riconosco. Ecco, anche se ho passato pochissimi giorni della mia vita a Milano, è uno di quei posti ai quali mi pare di appartenere, come se ci avessi vissuto in una o più vite passate, come se queste strade, questi navigli, questi palazzi, queste nebbie, mi abbiano accompagnato in un passato che appartiene sicuramente più all'inconscio che a una memoria di fatti reali.

Una cosa che di Milano mi sconvolge ogni volta è il caos della stazione centrale della metropolitana. Ho utilizzato le metro di mezzo mondo, e di rado ho visto tanto squallore. Le biglietterie sul lato di un'edicola, sempre con decine e decine di persone in coda, poche macchinette automatiche quasi sempre rotte, zingari e ambulanti che assediano la gente in coda e dispensano consigli su itinerari e biglietti in cambio di soldi, cartellonistica poca e confusa. Una schifezza, in poche parole. Ma come può una capitale come Milano dare a decine di migliaia di visitatori di tutto il mondo ogni anno un'immagine del genere nel cuore di un servizio così fondamentale?

Invece i tassisti di solito sono simpatici, attaccano sempre bottone, con una parlata che non riesce a non farmi sorridere. Quello di oggi mi ha fatto ascoltare Fiorello, Del Piero e la Litizzetto su Radio Due, spiegandomi tutte le battute calcistiche. Gli ho dato pure la mancia.

Per andare a Milano ho preso il nuovo treno BIZ. Per "soli" 80 euro andata e ritorno si viaggia in prima BO-MI in un treno un po' più confortevole, con bevande calde gratis, giornle da leggere, prese di corrente per caricare il computer. Servizio ineccepibile, arrivo in anticipo. Tuttavia, mentre percorrevo la banchina stupendomi da solo per l'esperienza, mi è venuto un filo di tristezza. Ho pensato alle dozzine di resoconti di viaggi del terrore sulle ferrovie locali, di orari mai rispettati, carrozze sudice, viaggi infernali. E ho avuto ancora una volta la sensazione di come si stia polarizzando la nostra società: da un lato treni "per ricchi" puliti e veloci, dall'altro treni "per poveri", sudici, maleodoranti e inaffidabili. Così come ormai abbiamo la TV per ricchi e quella per poveri, o le scuole, i servizi, la sanità, la VITA sempre più divisa tra qualità assoluta e pochezza assoluta. Sta sparendo il vivere medio, la classe media, la qualità media dell'esistenza e dei servizi, rimpiazzato da una dicotomia sempre più smaccata. E noi, bovini come sempre, siamo RASSEGNATI alla pochezza dei servizi, come se non pensassimo di meritare treni puntuali e puliti in qualsiasi tragitto e in qualsiasi classe. Gli spagnoli, i francesi, i tedeschi se li meritano; noi, Italiani sfigati (coglioni, vorrei dire) no.

Foto da www.flickr.com, autore uqbar

7 commenti:

My_name_is_Mud ha detto...

Io sono di Milano e adesso vivo a Roma da 4 anni; caos alla stazione centrale? squallore? corretto.
Però arriva a stazione Termini e prendi la metropolitana poi dimmi cosa ne pensi...
La qualità della vita nelle grandi metropoli si sta abbassando vertiginosamente ed è vero che la gente si è rassegnata: quando mi fermo per far passare le persone sulle striscie o do la precedenza a qualcuno, mi guardano come un marziano.

Botolo ha detto...

Marco, prima di tutto la prossima volta che vieni a Milano fai un fischio che organizziamo una cenetta da qualche parte carina e scambiamo un po' di opinioni sui nostri amati fumetti.

In secondo luogo, hai perfettamente ragione sulla Stazione Centrale. Vivo a Milano da sempre e da sempre mi stupisco dello squallore di alcune zone! Non capisco come non si riesca a risolvere queste situazioni!

johnbruno ha detto...

E' da circa tre mesi che ogni giovedì mi reco a Milano, per lavoro e non solo! Prendo il treno da Porta Susa (Torino) nel tardo pomeriggio e ogni volta mi stupisco quanti problemi devono affrontare i poveri pendolari: ritardi, vagoni senza riscaldamento e sporchissimi, code interminabili alle biglietterie...
Hai ragione! Esistono due categorie di utenti...quelli che si possono permettere il treno bello ed efficente, e quelli che devono tirare a campare con il treno vecchio e inefficente!
In più le stazioni italiane sono, in gran parte, tristissime e bruttissime. Tu denunci la situazione di Milano, ma forse non hai visto quelle torinesi...e pensare che tra pochi giorni arriveranno molti turisti olimpici e il loro primo impatto con la città sarà appunto la stazione...proprio un bel biglietto da visita!

Anonimo ha detto...

attenti a magnificare le lodi degli altri paesi pero'.
Abito in Germania e qua il treno è carissimo, TUTTO!!!
un tragitto Berlino Dresda (150 km) costa 80 euro andata e ritorno (ci sono possibilità di risparmio: tipo carte sconti , comunque cxare, oppure acquisti in anticipo e bloccati con lo sconto del 50 %). Certo il livello del servizio è di un altro mondo rispetto all'italia

Anonimo ha detto...

I molti detrattori di Milano parlano spesso riferendosi più a dei falsi luoghi comuni che all'effettiva realtà cittadina. Milano non è il Paradiso, ma tutto sommato è ancora un posto dove si vive bene. Ed è sicuramente l'unica città italiana dal respiro europeo.

Questione metropolitana: le "poche macchinette automatiche" disponibili alla fermata di Centrale sono sei, quindi non così poche, ed è assolutamente falso che siano quasi sempre rotte. Quanto al fatto che la biglietteria sarebbe a lato di un'edicola, è vero, è a lato di un'edicola: e allora? Finché i biglietti vengono regolarmente venduti, non vedo il problema; per tacer del fatto che possono anche essere acquistati in una delle mille edicole in superficie.

Poi, per carità, la zona intorno alla stazione è effettivamente squallida e malfamata; ma sono squallide e malfamate le zone intorno a tutte le stazioni ferroviarie del mondo.

(Tranne quella intorno alla stazione Termini, che invece è bellissima. Anche se bisogna ammettere che la metropolitana romana, quella sì, lascia parecchio a desiderare)

Anonimo ha detto...

Abitando a Vigevano posso testimoniare che fare il pendolare con Milano è un'odissea. Ho dovuto rinunciare a parecchie opportunità di lavoro proprio per non dover fare la vita di molti miei concittadini, stremati dai disservizi della linea locale. Tutto sommato preferisco tenermi il mio modesto stipendio e accontentarmi.

Anonimo ha detto...

io preferirei vivere a tokyo. tra gli amici otaku...