09 aprile 2007

Pasqua e Pasquetta


Ancora una pasqua a casa. Da quando sono indipendente, e posso decidere dove andare per la ricorrenza, confesso che sono stato quasi sempre a Bologna o provincia, salvo qualche puntata all’isola d’Elba, molto rarefatta ormai. E da quando c’è Bellisola, la Pasqua si passa qua, sulle colline del Sillaro, in versione festa mobile. La casa è aperta ad amici vicini e lontani, anche agli amici degli amici, the more the terrier. Tre giorni a mangiare, fare grigliate, prendere il sole sulle sdraio, camminare, bere, leggere, ascoltare musica, chiacchierare. Con gli immancabili bambini che qualcuno porta che restano basiti davanti alle librerie piene di fumetti, e poi si mettono a disegnare con gli acquarelli. Con l’aria così impalbabile e sottile che inalarla dà una specie di ebbrezza. Con gli amici di sempre e quelli conosciuti ieri, con i quali si parla di calcio, rugby, The Authority, Grant Morrison, le scuole medie di Bologna, spiritualità, tatuaggi, astrologia, natura, inquinamento, e mille altre cose ancora. Con la gatta Emma invitata d’onore che per 72 ore scopre le bellezze della natura senza controllo. Con il caminetto che scoppietta e le candele sui davanzali. Con il boschetto di querce vicino alla casa dove ci si può sempre rifugiare se si vuole stare soli, e chiudere gli occhi, e ascoltare il vento.

Buona pasqua a tutti, impavidi lettori del blog. Che questo momento di passaggio vi porti rinascita, consapevolezza, amore.

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