Una settimana per certi versi molto bella e per altri totalmente assurda, buffa, un po' di Ionesco nella mia vita. Ho iniziato dovendo radermi i peli del petto per l'elettrocardiogramma sotto sforzo, una sorta di epilazione asimmetrica e improvvisata, genere pulcino spennato. Ho avuto crampi allo stomaco e altre amenità gastriche, e le ho curate con cardo mariano e carciofo. Alle 6 di sera ho scoperto di aver perso le chiavi della macchina mentre ero al lavoro, per girare per due ore alla Panini (che non è propriamente piccola) alla loro ricerca, e per poi trovarle nel luogo più ovvio e inatteso (sul tavolo del mio capo). Mi sono trovato a gestire un'emergenza felina, con una gatta siamese costretta a rimanere all'aeroporto per mancanza di passaporto (dal 1° ottobre gli animali non possono espatriare senza, lo sapevate?), mentre la sua padrona partiva in lacrime per Barcellona. E adesso ci sarà da gestire l'emergenza, fare i documenti alla gatta, e trovare il modo di spedirla a 1100 chilometri di distanza... senza farle incontrare la mia, di gatta, alias Emma, che non potrebbe sopportare una rivale in casa. Sono andato in palestra dimenticando le scarpe. Ho dovuto vedere le nuove puntate di Desperate Housewives con i sottotitoli francesi sovrapposti a quelli italiani.
Al lavoro, è successo di tutto. Cose belle e importanti hanno iniziato a cagliare, altre che sembravano di lancio imminente si sono incagliate nelle secche delle diverse priorità cronologiche tra le parti in causa. Autori mitologici ci hanno chiesto di venire in vacanza in Italia a nostre spese. Personaggi apparentementi irraggiungibili si sono uniti ai nostri progetti. Si sono rifatti vivi la figlia di uno dei più grandi illustratori della storia e uno dei più misconosciuti autori di SF di tutti i tempo. Libri di cui avevate (avevo?) perso la speranza hanno rifatto capolino nel turbinio delle e-mail.
Mentre l'autunno cedeva il passo all'inverno e cadeva di tutto: pioggia, neve, ghiaccio, nevischio, piante sbattute a terra dal vento.
E adesso me ne sto qua a riflettere su come è strana e imponderabile la vita, mezzo guardando il felliniano El otro lado del corazon, sulla TV spagnola in spagnolo in salsa argentina. Un film nonsense a chiudere una settimana che sarebbe piaciuta a Lewis Carroll. Ma bella, sì. Nonostante tutto, bella.
5 commenti:
che settimana! io ho soltanto fatto il compleanno e lavorato regolarmente hehe!
Però! una bella settimana, quasi da super eroe, facci sapere presto cose di te e del tuo lavoro!
Sono curiosissimo di sapere il nome degli autori di cui parli...
Alcune volte il nonsense e' il sale della vita. Magari passi un mese di noiosa routine fatto di lavoro, lavoro, lavoro e poi basta un fine settimana carico del nonsense che dicevamo prima per ridare colore a un periodo grigio come il cielo che ci sta accompagnando in questi giorni.
Buona settimana allora (magari con una piccola dose di "sale" di quella precedente.
P.S.: credo che usero' la tua guida ai ristoranti bolognesi nella mia prossima visita dicembrina sotto le due torri.
"La pazza settimana del Signor Lupoi" scritta da Dan Slott e disegnata da Mike Wieringo...candidata sicuramente all'Eisner! Sottofondo musicale...qualcosa di particolare...diciamo "Thunder,lightning,strike" dei The Go! Team.
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