22 febbraio 2006

Coups de foudre


Mi perdoni chi mi accusa di parlare di cose irrilevanti, ma un blog in fondo è una sorta di posto pubblico in cui parlare di tutto, di cose che hanno rilevanza in assoluto, di cose che sono invece del tutto insignificanti, oppure rilevanti solo per me e per qualche impallinato di comics o fiction...

Ora, in argomento, stasera mi sono visto due puntate di Clara Sheller, su FoxLife, serie francese in sei puntate da un'ora. E' una specie di versione transalpina di Will & Grace, ma più drammatica, più genere soap opera patinata, molto trasgressiva e imprevedibile, e con momenti esilaranti. Fotografia e colonna sonora sono iper-ruffiane, ma alla fine il risultato si fa godere appieno, con panorami mozzafiato di Parigi con ogni luce, clima e angolazione, e tutte le hit di musica elettronica degli ultimi due anni piazzate strategicamente nei momenti migliori. Ormai è quasi finita, ma se potete vedetevi venerdì la replica della penultima puntata, credo che sarete piacevolmente sorpresi.


Poi, chiaramente, mi sto godendo ogni minuto della terza stagione di Nip/Tuck, la serie USA sulla chirurgia plastica che va in onda a orario impossibile su Italia Uno il martedì. Mi sono invero perso due episodi (il quarto e il quinto, qualcuno di voi li ha?) ma il resto l'ho registrato e in gran parte visto: il serial si sta mantenendo ai livelli stratosferici delle prime due stagioni (ambedue edite in cofanetto su DVD), con l'aggiunta se volete di un tocco di erotismo e trasgressione in più, tra rapporti saffici, orge, transex, bisessualità di ogni genere. Chi ha visto Nip/Tuck non ha bisogno di essere convinto: la serie è davvero, come afferma il claim, "a disturbingly perfect drama". Chi invece non lo conosce, o magari pensa che sia semplicemente un "medical show", sappia questo:

Nip/Tuck è traducibile approssimativamente come "strizza e rincalza", espressione idiomatica per "operazione di chirurgia plastica
I protagonisti sono due amici. ambedue chirurghi plastici di successo a Miami, Christian e Sean. Il primo è un inveterato playboy, dal cuore di ghiaccio. Il secondo è un "bravo ragazzo", sposato e con due figli, un ragazzo adolescente, Matt, e una bambina piccola, Annie. In realtà, il "motore narrativo" di gran parte delle vicende è giocato sull'inversione dei ruoli tra i due, con il "buono" che finisce per fare il cattivo, e il "cattivo" che dimostra di avere nel fondo un lato positivo.
La serie segue le vicende personali dei due chirurghi, con colpi di scena di ogni genere, mescolandole ai loro casi professionali, che in qualche modo ci presentano un campionario di disperata umanità, alla ricerca di un cambiamento, di un aiuto, a volte di una redenzione.
Ogni puntata mostra in maniera cruda almeno un intervento di chirurgia plastica: la prima volta fa un po' impressione, poi si capisce che è solo un elemento strumentale, per "epater les spectateurs". Non sono mai più di uno-due minuti a puntata, che potete saltare se vi fa impressione.
Come nella migliore tradizione dei telefilm di ultima generazione, le vicende professionali fanno da sottofondo a quelle personali, e spesso ne sottolineano o enfatizzano gli aspetti paradigmatici. Per esempio, nella puntata iniziale della terza stagione, il "caso clinico" è quello di una donna obesa bloccata in una poltrona per tre anni, le cui carni si sono fuse con il tessuto del sofà, e nella stessa puntata i due amici sono giunti a un blocco nelle loro vite, e rischiano di rimanere intrappolati nella situazione personale in cui sono finiti.
I temi trattati nella serie sono i più diversi, senza censure. Praticamente abbiamo visto tutto, dal sesso alla droga, alla violenza, ai serial killer, ai cambiamenti di sesso, all'infibulazione, ai film porno, ma quello che colpisce maggiormente è lo sguardo disincantato e senza veli sui sentimenti: amore, amicizia, passione coniugale e amicale, desiderio di paternità e maternità, lutto, ricordo...
Gli attori della serie sono eccezionali, e spesso affiancati da guest star di altissimo livello. Da Vanessa Redgrave, la suocera di Sean, a Famke Jannsen, la Jean Grey di X-MEN, la mia rossa preferita, conturbante e imprevedibile life coach del figlio di Sean.

Insomma... se siete fan della fiction di qualità, Nip/Tuck è praticamente un appuntamento obbligato... Mi piace un filino meno di Six Feet Under, che trovo più "vero" e un filino più sofisticato, ma siamo sempre nell'olimpo della TV.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io AMO Six Feet Under! Peccato che i cofanetti costino cifre spropositate! :)

johnbruno ha detto...

azz...sono proprio fuori dal giro! Un tempo avevo le antenne per le buone fiction! Adesso mi sono comprato i cofanetti con le passate stagioni di Six Feet Under...penso ne valga la pena!

Anonimo ha detto...

Caro MML, hai ragione, trovo che Nip/Tuck sia veramente geniale, tra caratterizzazioni dei personaggi perfette (il Dott. Troy è spettacolare!), situazioni spesso sconvolgenti, crude ma comunque credibili, e, come giustamente sottolinei tu, il modo molto "forte" e sicuramente inusuale in cui vengono trattati i sentimenti di qualsisi genere essi siano...il vero peccato è l'orario nel quale lo mandano su Italia 1...ma l'appuntamento rimane imperdibile!

Anonimo ha detto...

Le puntate che cerchi le puoi trovare tranquillamente usando i sistemi p2p :)

Te lo dico non per provocarti, ma perche' il tuo pensiero sul p2p in generale non e' mai arrivato, anche se promesso, e credo sarebbe interessante. In particolare mi interesserebbe sapere se lo condanni sempre e comunque, o se ci sono casi in cui lo accetteresti.

ciao Marvelfan di vecchia data

Anonimo ha detto...

Uhm, non ho il quarto, ma il quinto episodio (quello con Christian accusato di essere il Macellaio) posso portartelo nel solito formato LP... li registro sempre, by the way.

Anonimo ha detto...

Marco, usi il verbo accusare, mi sembra esagerato. L´anonimo esprimeva una sua opinione, e subito gli scudi si sono levati...Comunque, devo dire che alcuni tuoi post sono affascinanti proprio perche´demenziali. Mi colpi´molto quello sui ristoranti bolognesi. Con la gente che in Italia fatica con acrobazie ad arrivare alla fine del mese, per postare una cosa del genere si deve avere veramente del coraggio, o essere un po´fuori dalla realta´.
Ma, comunque, vai di fiction...