Iniziando il blog non immaginavo potessero esserci periodi così incasinati da non poter riuscire neppure a scrivere due righe... Questa settimana purtroppo è stata invece ingestibile, con una selva di impegni lavorativi e personali accavallati e accatastati in modo tale che mi sono ritrovato a casa a mezzanotte o oltre tutti i giorni in uno stato troppo penoso per poter pensare di accendere il mac e mettermi a scrivere.
Lunedì e martedì sono stati gli ultimi due giorni lavorativi prima di una serie di assenze per lavoro (tra cui la fiera di San Diego) e di ferie, e quindi come sempre mi sono ritrovato sommerso in riunioni, chiamate telefoniche disperate fatte all'ultimo minuto, contratti spediti in extremis etc etc. Se non altro sono riuscito a chiudere tutte le negoziazioni per l'operazione FAZ in Germania (alias la versione teutonica dei CLASSICI DEL FUMETTO realizzata per il Frankfurter Allgemaine) e quelle per le fasi finali di REPUBBLICA SERIE ORO. A questo punto si potrebbe aprire tutto un capitolo di narrazioni sconvenienti sul comportamento tenuto da alcuni dei 45-50 licenzianti che in Italia-Germania- Spagna-Portogallo-Belgio-Francia-Chile ci hanno permesso di pubblicare oltre 150 volumi di CLASSICI... ma si scadrebbe nel patetico o nel gossip editoriale più spinto, e non posso sbilanciarmi. Rimando tutto a dopo il mio pensionamento...
Mercoledì sono stato a Parigi dalla mattina alla sera per una serie di incontri, ma soprattutto per vedere la gente di Antefilm, lo studio di animazione che sta lavorando ai nuovi cartoni dei Fantastici Quattro. A Cannes avevo visto alcuni bozzetti molto interessanti, a Parigi ho visto immagini e ambientazioni da far accapponare la pelle. Una "revisione" radicale dei FQ, molto rispettosa del modello Kirby, con una passione dietro vista poche volte (di certo non capita tutti i giorni di parlare con l'Amministratore Delegato di un'azienda e di discutere della "kirbianità" delle ambientazioni di un cartone animato). La visita a Parigi è stata rattristata dalla notizia arrivata in mattinata che le Olimpiadi sarebbero andate a Londra (una scelta che non mi convince, conoscendo bene la logistica delle due città) e alla sera uno sciopero dei benzinai di Charles de Gaulle (sic) mi ha costretto a un'attesa di quattro ore all'aeroporto e al rientro a casa dopo l'una di notte.
Giovedì mattina (primo di due giorni di ferie) queste piccole cose mi sono apparse insignificanti davanti all'orrore degli attacchi terroristici a Londra, in posti che ho percorso dozzine e dozzine di volte, nei tantissimi viaggi fatti nella capitale britannica. Tutta la giornata è trascorsa in una allucinante quotidianità, ascoltando alla radio le notizie agghiaccianti che arrivavano mentre mi affaccendavo in varie vicende domestiche, rese tanto più assurde dal contrasto con il "mondo vero" e i suoi orrori.
Adesso inizia il venerdì, ancora una giornata di ferie e di incombenze familiari, per prendere un po' di forse prima della kermesse californiana...
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