02 ottobre 2005

Parliamo di fumetti - 2

E' iniziato ottobre, e questo 2005 non è un mese che possa passare
inosservato. Infatti, VENT'ANNI FA, quasi per caso, è iniziata la strada professionale che mi ha portato, due decenni dopo, qua alla Panini, a fare il direttore editoriale che gioca a Risiko con i fumetti, anzi, a una sorta di sudoku, in dieci paesi, otto lingue,tremila giornalini etc etc etc.
Non pensate che sia entusiasta di questo anniversario: come ho scritto 1000 volte, ho un problema di "percezione appiattita del tempo", per cui a me pare che il 1985 fosse ieri, e che non siano passati nel frattempo 7305 giorni, un numero astronomico di pagine, infinite gioie, un bel po' di nevrotici momenti, colleghi, capi, amici, assistenti, disegnatori, inchiostratori, agenti, redattori, grafici, e un numero anch'esso ciclopico di lettori, fan e detrattori. Insomma, un po' di vertigine, mi viene, un bel po' di vertigine...


Uno degli aspetti più incredibili di questi 20 anni sono stati i rapporti con i licenzianti. In pratica, il 99% di quel che pubblico
viene da altri editori, che ci concedono in licenza i loro personaggi e le loro storie, in cambio di una somma di denaro (solitamente, una percentuale del prezzo di copertina). Capirete quindi che il licensing è il "pane" di cui di nutre la Panini (pun not intended), e che il fulcro di tutto quello che faccio consista in pratica nel gestire, contattare, soddisfare, un esercito di licenzianti (oltre cinquanta). E i licenzianti si possono collocare in diverse categorie. Quelli interessati solo ai soldi VS quelli interessati solo alla qualità (e tutte le sfumature nel mezzo); quelli che mi cercano sempre e quelli che vedo una volta l'anno; quelli che controllano anche che i grassetti del lettering dell'edizione italiana combacino con quelli dell'edizione originale (verbatim) e quelli che secondo me non aprono neppure le scatole delle campionature che gli spediamo. Quelli che vogliono leggere il curriculum dei nostri traduttori e quelli che pensano che la Sicilia e la Sardegna siano dei paesi a parte dall'Italia. Quelli che devi spiegargli cos'è l'IVA e quelli che non vogliono pagamenti in Euro perché "non crediamo nella vostra valuta". Insomma... un vero zoo umano e culturale, nel mezzo del quale spicca il tipo di licenziante più odiato (da me): quello che te lo fa "cascare dal pero", che non ti risponde mai, che sembra che ti faccia un favore a ricevere i tuoi
soldi e a far pubblicare i suoi fumetti in decine di migliaia di copie... Sono pochi, ma ce ne sono anche così: beati loro!

Nessun commento: