17 luglio 2006

Sempre di domenica




Il secondo giorno in California è una domenica. Facciamo colazione presto, affamatissimi (nessuno ha cenato la sera prima): frutta fresca, yogurt e croissant (per uova e pancetta aspettiamo di essere “nel cuore” di San Diego). Mentre mangiamo, iniziamo a fare “brainstorming”, cioè a buttare sul tappeto idee e progetti, veramente a 360 gradi, su tutto lo scibile editoriale possibile e immaginabile. E’ uno degli aspetti più importanti di viaggi come questo, in cui veramente si gettano le basi per il lavoro di mesi e mesi a venire, ricorderò sempre certe San Diego del passato, in cui Simone e io, o io, Simone e gli altri ragazzi, abbiamo steso, magari su una tovaglietta di carta in un ristorante, il DNA editoriale di intere annate di fumetti Panini.

In questa domenica, passiamo la mattina in piscina, continuando a fare il nostro brainstorming. La caviglia mi fa ancora male, devo assolutamente minimizzare il camminarci sopra. Un po’ di nuoto a rana aiuta. Verso l’ora di pranzo, ci mettiamo in movimento, e facciamo un giro per alcuni negozi “cult” di Los Angeles: il gigantesco music shop Amoeba, dove per la prima volta in vita mia compro due CD di musica classica (Mozart e Ravel, sto sul sicuro), un po’ per sfida e un po’ per ovviare a questa specie di gigantesco abisso culturale che a 41 anni un po’ pesa; quindi Golden Orange Comics, il negozio di fumetti sulla Melrose, in assoluto uno dei più famosi dell’intero stato. Recupero una serie di albi Marvel che sono “saltati” negli invii mensili che riceviamo, più l’ultimo numero di una incredibile serie “indipendente” che sto cercando da un annetto e passa di portare nella scuderia Panini Comics (e forse ci sono riuscito, spero).

Pranziamo a metà pomeriggio, segno che all’orario californiano non ci siamo ancora abituati, in un Johnny Rockets, la catena di diners che sembra uscita da un quadro di Howard Hopper: panini di pollo e tonno, anelli di cipolla, l’immancabile Coca Cola. A questo punto, ho la caviglia che sembra un melone, torniamo in hotel per una siesta. Metto la musica nel CD player della camera, la gamba in alto sui cuscini, ma non riesco a dormire. Leggo, invece, e finalmente finisco Underworld di Don DeLillo, che sto leggendo da un pezzo, un capitolo alla volta, non perché non mi piaccia, ma perché è un libro troppo intenso, in cui le frasi si susseguono con una forza lirica e visuale da mozzare il fiato, e uno torna a leggere e rileggere lo stesso paragrafo continuamente, a sottolineare le parole. Il capitolo finale del libro è così bello che quasi mi stordisce, quasi mi fa venire le lacrime agli occhi, e l’ultima pagina la devo leggere a me stesso ad alta voce, quanto è bella, nella luce ambrata che filtra dalla finestra, mentre fuori Los Angeles tace, e aspetta il crepuscolo.


Alla sera, andiamo al Grove, questo bellissimo centro commerciale al lato del vecchio Farmers Market. Prendo del software Mac nel Mac Store, giriamo per librerie e negozi, ceniamo in una steak house che ricordiamo dalla visita del 2004 o 2003.
Al rientro in hotel, si unisce a noi Sebastien, della filiale francese, cui hanno perduto la valigia sul volo Nizza-Londra-LAX. Ironie a parte sulla finale mondiale e sull’incontro Zizou-Materazzi, parliamo delle cose da fare e poi ognuno va in camera a crollare.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao

mi chiamo Francesco, sono un super-mega-ultra fan della Marvel e sopratutto degli X-Men, ormai da alcuni anni compro tutte gli albi regolari della Marvel Italia e anche qualche 100%
Sono molto emozionato , per me voi della Panini Comics siete degli "eroi" in fondo è grazie a voi che posso legge quintali di fumetti ogni mese. Quindi quando ho letto nel sito della Panini Comics che lei aveva un blog, l'ho subito cercato su google.
Anch'io ho un blog, sulla Marvel e ne vado molto fiero , perchè lo visitano in molti e perchè sono riuscito ad avvicinare delle persone al mondo della Casa delle Idee. ecco il link x il mio blog http://blog.libero.it/X3/
Sarei veramente contento se lei lo visitasse e se lasciasse un commento.
Nel blog io faccio schede sui personaggi della Marvel, questionari e altre cose , inoltre informo la gente sulle uscite settimanali della Marvel Italia. Le volevo anche dire che voi della Panini Comics state facendo un ottimo lavoro, che vi ammiro e stimo per quello che riuscite a fare , di continuare così!!! poi la volevo invitare a passare alla Fumetteria della mia città, Monterotondo in provincia di Roma, sono sicuro che al mio caro fumettaro farà piacere (sa una cosa, Andrea , il mio fumettaro è uguale all'uomo dei fumetti dei Simpsons , un pò + magro ma è uguale!)
Le auguro buon lavoro.

X-Bye

johnbruno ha detto...

Spero che la tua caviglia possa migliorare al più presto...e intanto, mentre voi siete impegnati nel brainstorming, io cerco di trasmettervi telepaticamente un mio desiderio: PUBBLICATE THUNDERBOLTS!!! Ma non essendo il prof X mi sa che fallirò nel mio intento! Comunque, tanto per curiosità, chi tra di voi è il più condizionabile?

Unknown ha detto...

Io sono uno dei tanti visitatori silenziosi. Complimenti per il blog. I tuoi appunti di viaggio sono sempre molto intriganti.

Anonimo ha detto...

Edward Hopper (non Howard, quello era Howard the Duck), ti perdono solo per il jet lag.

Anonimo ha detto...

Underworld..... mi mancano ancora 150 pagine. Devo trovare il coraggio di finirlo, anche se sarà un trauma. Ma pianifico già di rileggerlo al contrario, cioè in sequenza cronologica, partendo dal fondo. Sono convinto che svelerà ulteriori gemme e interconnessioni.

Se c'è un candidato al titolo di libro che chiude il Novecento letterario, non saprei trovarne uno più adatto (è uscito nel 1997).

Marco